…persecuzioni
Capita di imbattersi, del tutto casualmente, in un testo di sapore profetico, in cui una vivida illuminazione si spalanca sul futuro, riempiendo di spavento e stupore chi, come noi, quel futuro ben lo conosce. Così leggendo un testo del giugno
1933, cioè cinque mesi dopo la presa del potere di Hitler, pubblicato sull’inglese Quarterly Review da Israel Cohen, e tradotto nello stesso anno dalla nostra Rassegna Mensile di Israel: “La persecuzione degli ebrei – scriveva Cohen – è il tratto principale che distingue questa rivoluzione da tutte le altre rivoluzioni dei tempi moderni, perché, mentre tutte le altre rivoluzioni sono state prodotte da forze politiche o economiche, la sollevazione nazional-socialista è stata pure accesa e dominata da principio alla fine dall’odio di razza”. E ancora, “Se si dimostrerà impossibile per la Lega delle Nazioni, per ragioni di tecnica o di tattica, compiere la liberazione degli Ebrei di Germania… la sua inerzia o la sua passività significheranno la rovina dei principi fondamentali sui quali essa fu edificata e il fallimento indecoroso della civiltà moderna”.
Anna Foa, storica