tempo…

“Questo mese (Nisan) sarà per voi il principio dei mesi dell’anno…” Questa indicazione del capitolo 12 dell’Esodo stabilisce l’inizio di un nuovo calendario i cui tempi sono scanditi essenzialmente dalle fasi lunari oltre che dall’avvicendarsi delle stagioni. La disposizione e l’attitudine a scandire e a gestire il tempo è il primo segno di libertà. Uno schiavo non può disporre del proprio tempo, c’è sempre qualcun altro che lo dispone per lui. E inoltre l’importanza di questo precetto sembrerebbe voler indicare la possibilità di raggiungere attraverso questo nuovo calendario l’unità degli ebrei ovunque essi si trovino. Ma come è noto la lingua della Torà è polisemica e questa indicazione “hachodesh aze lachèm” potrebbe anche essere tradotta, in modo un po’ estremo, come se questa dimensione della neomenia e del rinnovamento spettasse a noi. La scansione del tempo, del mese, del rinnovo, deve essere frutto di una nostra maturazione.

Roberto Della Rocca, rabbino