Qui Milano – Presidenti a confronto, le esperienze
Hanno ricoperto la carica di presidenti della Comunità ebraica di Milano nel corso degli ultimi trent’anni. Si sono trovati ad affrontare i grandi cambiamenti di un’istituzione che negli ultimi decenni è mutata profondamente. Per discutere dei problemi e del futuro della Comunità, Giorgio Sacerdoti, Cobi Benatoff, Emanuele Fiano, Roberto Jarach e Leone Soued (nell’immagine a fianco), si sono riuniti in un dibattito organizzato dall’Assessorato alla Comunicazione, moderato dall’assessore Yoram Ortona.
“La serata è stata utile per confrontarsi su tante questioni, anche se abbiamo tutti constatato quanto individuare le soluzioni concrete non sia semplice – spiega Leone Soued, attuale presidente della Comunità – personalmente ritengo che abbiamo bisogno della buona volontà di tutti i singoli, non solo in termini di tempo e costanza, ma soprattutto nella voglia di stare insieme, di essere uniti, anche per fronteggiare le conseguenze della crisi globale che colpisce le nostre famiglie in modo molto forte”. La sofferenza economica della Comunità è stato uno dei temi più discussi, e non manca qualche voce critica nei confronti della gestione dell’attuale giunta. “È innegabile che la crisi ci sia, ma la mia impressione è che talvolta venga utilizzata come alibi per mascherare una gestione degli affari non ottimale – asserisce Roberto Jarach, presidente dal 2000 al 2005. Un pubblico molto coinvolto, ma ristretto nei numeri ha poi messo direttamente in luce quello che tutti considerano il problema più pericoloso, la lontananza degli iscritti dalle istituzioni. “Allacciare un rapporto più stretto tra il consiglio della Comunità e la sua base è fondamentale – continua Jarach – Bisogna trovare una strada per riportare gli ebrei alla Comunità, e un ruolo importante potrebbe essere giocato dal Rabbinato”. L’idea di un rabbinato maggiormente “vicino ai lontani” è stata auspicata da più parti, sottolineando la necessità che le persone vengano seguite, ma anche cercate di più. “Rispetto a quando sono stato presidente – evidenzia Emanuele Fiano, in carica dal 1998 al 2000 – mi sembra che si siano fatti passi avanti significativi nell’offerta formativa, soprattutto negli insegnamenti ebraici. D’altra parte però vedo meno attenzione verso gli ebrei laici”. Analizzando poi la situazione della Comunità, l’onorevole aggiunge “La partecipazione si ottiene attraverso la fruizione dei servizi. Chi ha bambini a scuola, si sente legato alla Comunità, una volta che i figli terminano gli studi, il rapporto si perde. Bisognerebbe coinvolgere quelle persone, attraverso un’offerta utile e interessante. Certo nessuno ha la bacchetta magica”. Viene anche registrata la stretta connessione tra diminuzione degli iscritti e problemi economici “In passato la Comunità è sempre stata sostenuta dal contributo dei suoi membri, oggi invece si mantiene tramite prestiti bancari – rileva Cobi Benatoff, presidente dal 1990 al 1998 – Occorre riflettere per superare questa situazione che ha un’altissima incidenza sul futuro. Bisogna trovare nuove strategie, negli ultimi anni abbiamo assistito a una grande radicalizzazione, e la gente non si sente rappresentata, né chi ritiene che adempiere alle mizvot esaurisca il proprio ebraismo e quindi percepisce la sinagoga come la propria vera comunità, né i laici che vivono la situazione con disagio”.
Al di là dei differenti punti di vista, tutti hanno espresso soddisfazione per la serata e per la volontà di confrontarsi e raccogliere il contributo di tutti, con l’auspicio che l’individuazione condivisa dei problemi costituisca il preludio alla costruzione delle soluzioni. “In fondo i problemi della Comunità sono un po’ sempre gli stessi – racconta Giorgio Sacerdoti, presidente dal 1982 a 1990 – la partecipazione, la tensione tra i vari gruppi, il bilancio. Fra poco ci saranno le elezioni che rappresentano un’occasione importante per capire cosa gli iscritti vogliano. E una volta che si capisce questo, anche se non è facile, bisognerà cercare di andare loro incontro”.
Rossella Tercatin