numeri…

Quanti erano i partecipanti alla manifestazione di sabato pomeriggio a San Giovanni a Roma? Ogni volta che c’è un grande evento comincia il balletto delle cifre contrastanti, del partito, dei sindacati, del ministero. Siamo alla vigilia di Pesach e la memoria degli eventi lontani propone, con le debite differenze, un problema analogo. La Torà (Shemot 12:37) dice che uscirono dall’Egitto “circa 600 mila (keshes meot elef)” uomini adulti; aggiungendo donne, bambini e vecchi dovevano essere circa un milione e mezzo, più l’abbondante mescolanza (‘erev rav) di non ebrei che approfittarono della circostanza per scappare. Come sono possibili cifre così alte? Sono le cifre della questura? Quella ebraica o quella egiziana? Finora nei reperti archeologici egiziani non sono state trovate conferme scritte di quel grande evento. Al punto che la moda degli storici recenti (compresi alcuni israeliani) è di dire che siccome non ci sono prove egiziane non è successo niente, non c’è mai stato Esodo e neppure schiavitù. La tendenza è quella di distruggere (e di autodistruggere) tutto, in questo caso il fondamento della nostra storia, della nostra cultura e della nostra fede. I numeri che sembrano tanti e incredibili basterebbero però per riempire tre-quattro piazze S.Giovanni. Non siamo sprovveduti senza senso critico; la tradizione in questi giorni ci prescrive due cose: ricordare e discutere.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma