Torah oggi – L’amaro e il dolce

“Allevate molti allievi”: è questo uno degli insegnamenti della Grande Assemblea, composta dai Maestri che ricevettero il testimone dai Profeti. L’alto numero degli allievi garantisce la trasmissione della tradizione: pochi maestri significa bassa probabilità che le tradizioni vengano recepite in maniera corretta dalla giovane generazione e rendano la comunità in grado di superare qualsiasi bufera, proveniente dall’esterno o dall’interno.
Da qualche anno è in corso un’analisi attenta del progressivo decadimento della comunità ebraica italiana: alcune scelte (o non scelte) di ordine normativo – che forse potevano essere giustificate in passato e le cui motivazioni sarebbe troppo lungo esaminare – sono divenute oggi molto problematiche. Pur tra mille difficoltà, alcuni rabbini stanno cercando di mettere ordine in una materia complessa, per cercare di adeguare gli standard halakhici dell’ebraismo italiano, e dare maggiore credibilità all’ebraismo italiano sul piano internazionale.
Il maggior rigore halakhico applicato alla kasheruth in generale e a quello di pesach in particolare, nonché le decisioni sulle procedure di conversione, prese a suo tempo dall’Assemblea dei Rabbini d’Italia, hanno cercato di portare equilibrio e certezza in un campo particolarmente delicato. Del resto quanto più forte è una comunità sul piano ebraico, sia teorico che pratico, tanto più facile è prendere decisioni non necessariamente rigide: per esempio, una comunità composta da talmidè chachamim può permettersi atteggiamenti diversi da una comunità in cui le norme della kasheruth sono disattese da una sua parte consistente. In alcuni aspetti normativi relativi alla kasheruht o altri aspetti della halakhà, permane tuttora una differenza tra le stesse comunità italiane e in generale questo non contribuisce alla chiarezza. In questo discorso rientra anche la cosiddetta guerra delle ciambellete: ma, com’è scritto nel libro dei Giudici, a proposito del miele trovato da Sansone nelle fauci di un leone , me-az jatzà matok: da un’amara situazione, ne è scaturita una dolce: le famose ciambellette a prezzo calmierato!.

Scialom Bahbout