The Simpsons, Krusty e l’umorismo ebraico

Mark Pinsky ha recentemente scritto “The Gospel According to The Simpsons: The Spiritual Life of the World’s Most Animated Family” l’ennesimo saggio sulla fortunatissima saga televisiva della famiglia Simpson. Alcuni spunti e riflessioni sono stati riproposti sul sito www.myjewishlearning.com dallo stesso autore che tocca la presenza dell’ebraismo tra le storie dei Simpson. Senza dubbio il personaggio chiave è Krusty (nell’immagine durante la lettura di un passo della Torah, in occasione del suo “Bar Mitzvà da adulto”), introdotto nella stagione 1989-1990 è diventato un personaggio fondamentale nel filone umoristico della serie. Attorno al suo parlare e agire troviamo una impressionante quantità di parole in yiddish come bupkes per “nulla”, schmutz per disordine, yutz per testa vuota, come anche espressioni più complesse come “my lucky little hamentaschen” per la figlia. Così come uno dei nomi di Krusty è Schmoikel. In diverse situazioni l’umorismo della serie è spesso da ebrei per ebrei, tanto che nel doppiaggio italiano si sono perse tutte le espressioni yiddish. (…)

Andrea Grilli