Puro e impuro
Tazria è il nome della lettura biblica di questo shabbat che prende il nome dalla sua prima frase, “quando una donna tazria e partorirà un maschio…”. Tazria viene tradotto nel senso di rimanere incinta, concepire. Letteralmente significa produrre seme, come fa l’erba all’inizio della Genesi. Oggi possiamo spiegare questa espressione nel senso biologico-tecnico della donna che ovula. Ma fino a non molto tempo fa non si sapeva neppure che la donna producesse ovuli, l’ovulazione è una scoperta della scienza moderna. A che cosa dunque si riferisce la Torà? E’ l’anticipazione di un concetto scientifico che sarebbe stato noto solo dopo millenni? Ovviamente possono esserci altre spiegazioni. Ma questo aumenta il fascino e la curiosità per una sezione della Torà che parla di puro e impuro e di malattie della pelle e delle mura e che sembrerebbe a prima vista non riguardarci più per niente.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma