libertà…

Rav Avraham Ibn Ezra sostiene che è sbagliato dire che siamo usciti dall’Egitto e mangiamo ancora la matzà per ricordare quest’evento ma, al contrario, che il fine dell’uscita dall’Egitto è che potremmo non mangiare la matzà. E’ un ribaltamento apparentemente paradossale di ciò che abbiamo sempre detto dell’uscita dall’Egitto. In realtà però Ibn Ezra, in questo modo, afferma un principio fondamentale. L’uscita dall’Egitto è l’uscita verso la libertà, libertà però è comunque una libertà provvisoria. Gli ebrei sono stati nel corso della loro storia, varie altre volte oppressi, perseguitati e schiavi. Come è stata data quella libertà può essere tolta. L’uscita dall’Egitto ha comportato l’inizio del percorso ebraico verso le mitzvòt che troverà il suo coronamento nel momento del Mattàn Torà. Questo processo ha significato l’acquisizione della libertà interiore per il popolo e questa libertà interiore non può essere tolta.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano