Moked – Il viaggio di Eti

S’intitola “San Nicandro, Sefat. Il viaggio di Eti”, il film sulla comunità ebraica di San Nicandro garganico che sarà protagonista della prima serata del Moked e che era stato proiettato in anteprima nazionale l’estate scorsa, nelle intense giornate di Negba, il festival della cultura ebraica in Puglia. Alla proiezione della pellicola seguirà un dibattito con Grazia Gualano, studiosa della storia dell’ebraismo di San Nicandro e fautrice della rinascita della comunità locale.
Il viaggio di Eti è un’opera del cineasta Vincenzo Condorelli, coprodotta dall’Apulia film commission, l’Associazione culturale Antonello Branca e Medinet audiodivuals, con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Narra del viaggio che Eti, Yossi e Miriam, rappresentanti di tre generazioni dell’ebraismo sannicandrese compiono alla riscoperta delle loro origini pugliesi e delle tracce che ancora oggi sono presenti dal Gargano al Salento della fiorente presenza ebraica. I protagonisti sono discendenti degli ebrei che, all’epoca della seconda guerra mondiale emigrarono dall’Italia meridionale in Galilea.
Eti è una giovane laureanda presso l’Istituto di cinematografia di Gerusalemme. Come tesi sta preparando un film sulla vicenda dei suoi nonni Eliezer ed Esther Tritto, i quali da bambini dovettero trasferirsi da San Nicandro a Sefat insieme alla loro comunità. Yossi è un affermato filmaker con cui Eti avrà modo di confrontarsi durante il viaggio, Miriam è la sua anziana madre che lotta contro il morbo di Alzheimer. I rapporti che si instaurano tra i tre protagonisti sono lo specchio di quelli intergenerazionali tra gli ebrei pugliesi. Storia, memoria e costruzione dell’identità sono le tematiche che, attraverso l’esperienza dei tre viaggiatori, Condorelli si propone di affrontare.
Il 2010 è il cinquecentesimo anniversario della cacciata degli ebrei dell’Italia del sud. Proprio in questo ultimi anni si è registrato un crescente desiderio di recuperare tradizioni e sentimenti ebraici rimasti sommersi per molti decenni, in alcuni casi per secoli. Il film sulla comunità sannicandrese inaugura i lavori di un Moked dedicato al marranesimo, che s’interroga sulle possibilità e sulle modalità di recupero e di valorizzazione di queste tradizioni dimenticate, su come rinsaldare i legami con i cosiddetti ebrei invisibili.

Manuel Disegni