sapienza…

In un passo del capitolo 3 di Avot che abbiamo letto questa settimana, Rav Chaninà ben Dossà sostiene che il timore del peccato deve precedere la sapienza. Nella Tradizione ebraica c’è una grande considerazione per la chokhmà: diventare chakhàm è la massima aspirazione a cui si possa ambire. Però, secondo i nostri Maestri, anche la sapienza può contenere delle trappole perché può servire a giustificare qualunque azione anche la più deprecabile. Quest’uso corrotto dell’intelligenza e della sapienza può essere contrastato solo da quello che la tradizione ebraica chiama timore del peccato.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano