Moked – Gli altri e noi. Il senso di una svolta

La grande convention di primavera dell’ebraismo italiano dedicata quest’anno al marranesimo e al recupero delle identità negate si chiude in queste ore e per le centinaia di ospiti giunti da molte città italiane sulla riviera adriatica, da Israele e diverse realtà ebraiche internazionali è venuto il momento dell’arrivederci. Al di là dell’indubbio successo organizzativo dell’iniziativa del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane diretto dal rav Roberto Della Rocca, si respira la sensazione di una svolta. L’antica aspirazione di gettare ponti, di aprire il dialogo all’interno del mondo ebraico e con tutte le componenti della società che guardano con interesse al mondo ebraico si fa più vicina. Il delicatissimo recupero delle identità perdute in secoli di persecuzioni e negazione non è impossibile. Un progetto che guardi dopo mezzo millennio di assenza verso il Sud Italia va prendendo corpo. Il lavoro è impegnativo, le responsabilità enormi. Ancora una volta la piccolissima minoranza degli ebrei italiani guarda avanti, riprende in mano il proprio destino e raccoglie la sfida.

gv