…lettura
Ma i bambini leggono più di un tempo? Sì e no risponderebbero gli esperti del settore, in base alle statistiche, alle rilevazioni di mercato delle case editrici, ai pareri dei librai. Sì, perché la consuetudine alla lettura da parte dei piccoli è indubbiamente cresciuta, così come la loro capacità di destreggiarsi nello scegliere libri tra gli scaffali delle biblioteche o delle librerie. I meriti di tale incremento si possono ascrivere alle innumerevoli iniziative proposte da associazioni, autori, editori,scuole, istituzioni e all’insostituibile contributo delle famiglie. No, perché il fenomeno riguarda una fetta ancora limitata di bambini. Ma, in termini analoghi, anche se meno accentuati, il problema si pone anche in altri Paesi. La creatività di chi ama la lettura cerca comunque di avvicinare anche quella maggioranza di piccoli che preferiscono le immagini e i suoni dei video al piacere del libro. Recentemente in una grande scuola californiana il direttore, esasperato della povertà lessicale dei suoi allievi e dalle accorate proteste dei suoi insegnanti, ha donato a ciascun bambino una valigetta contenente venti libri da leggere nel corso dell’anno scolastico. I lettori dopo poco tempo avevano già terminato il loro compito e hanno iniziato a scambiarseli e a discutere animatamente sui volumi preferiti. Il gioco ha contagiato ben presto tutti gli alunni. Chi non leggeva era tagliato fuori dai linguaggi, dai giochi, dall’immaginario comune. Se quegli allievi saranno dei lettori anche da adulti non ci è dato saperlo ma nell’ambito educativo lo sappiamo, si semina e per raccogliere i frutti è necessario aspettare.
Sonia Brunetti Luzzati, pedagogista