Qui Venezia – Al via la mostra “Elevazioni e Permutazioni”
Mistica ebraica, filosofia, arte e scienza nella mostra “Elevazioni & Permutazioni”, inaugurata ieri allo spazio espositivo PaRDeS di Mirano, laboratorio di ricerca e sperimentazione sull’arte contemporanea.
L’esposizione nasce dalla collaborazione tra Maria Luisa Trevisan e Nadine Shankar, docente di filosofia all’Accademia di Belle Arti Bezalel di Gerusalemme e coinvolge più di 34 artisti italiani e stranieri che interpretano i concetti cabalistici con installazioni ambientali, opere di pittura, scultura, fotografia, video: Ariela Böhm, Giovanni Bonaldi, Mirta Carroli, Robert Carroll, Alberto Di Fabio, Belu Fainaru, Dorit Feldman, Franco Gazzarri, Giorgio Griffa, Esther Guenassia, Emilio Isgrò, Anselm Kiefer, Jiri Kolar, Frank Lalou, Tamara e Jean Pierre Landau, France Lerner, Yeudà Nathan Lev, Gabriele Levi, Giorgio Linda, Sirio Luginbühl, Gabriel Mandel Khan, Marino Marinelli, Aldo Mondino, Barbara Nahmad, Pain Azyme, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Fishel Rabinowicz, Tobia Ravà, Raphael Reizel, Robert Sagerman, Sarah Seidmann, Hana Silberstein, Carla Viparelli.
Il titolo “Elevazioni & Permutazioni” si riferisce al fatto che nella lingua ebraica ogni lettera è allo stesso tempo numero, segno e suono. La mostra sviluppa un percorso che analizza le possibili relazioni tra arte, mistica, filosofia e scienza: dallo studio delle lettere ebraiche e arabe nel loro valore numerico, ai principali concetti di mistica ebraica come l’Etz Chaim, l’albero della vita, le Sephirot, le dieci emanazioni divine o gli Hekhalot, i setti palazzi celesti. Vengono poi esplorate le possibili correlazioni tra Kabbalah e scienza, tra lo Tzimtzum di Itzhak Luria e l’origine dell’universo passando per la teoria del Big Bang. Un possibile esempio in questo senso è rappresentato dal numero 137 il valore ghematrico di Kabbalah (kuf 100, bet 2, lamed 30, hei 5) che in fisica corrisponde alla costante di struttura fine, indicata con α. Un parametro che mette in relazione le principali costanti fisiche dell’elettromagnetismo, la capacità di un elettrone di assorbire un fotone e produrre energia.
Presente all’inaugurazione Rav Elia Richetti, rabbino capo di Venezia e presidente dell’Assemblea rabbinica italiana, che oltre a porgere i saluti della Comunità ebraica veneziana ha sottolineato come non sia possibile affrontare temi quali il significato della creazione dell’universo, del ruolo dell’uomo o lo studio dei testi senza avere a che fare con alcuni concetti di mistica ebraica: “I numeri e le lettere – afferma Richetti – giocano un ruolo essenziale nel mondo ebraico. Come insegna Rashì, il testo della Torah non è comprensibile in un senso prettamente letterale, è infatti necessario spostarsi su altri piani interpretativi. Nonostante i maestri mettano in guardia dalle Ghematriot, dal calcolo dei valori numerici delle lettere ebraiche e dagli insegnamenti che si possono ricavare, esse rappresentano un gusto aggiunto alla vera Chokmah, alla vera sapienza, un motivo in più che ci spinge e ci invoglia ad approfondire lo studio dei testi.”
Non solo arte, ma anche musica con il Trio Klezmer, composto da Renzo Sartorella al contrabbasso, Enzo Moretto alla fisarmonica, Enrico Pagnin al clarinetto, e il suo repertorio di musica klezmer ebraica e dell’Est Europa.
Nell’ambito della giornata si è poi tenuta la lezione di Rav Scialom Bahbout su cibo, colore e Kabbalah, il primo di una serie di incontri che si svolgeranno nell’arco di tutto il mese di giugno e nei primi giorni di luglio: performance d’arte, concerti, presentazioni di film, conferenze su cabalisti con esperti e studiosi di mistica ebraica. Tra gli appuntamenti da ricordare l’intervento, del 23 giugno, di Rav Benedetto Carucci che proporrà un percorso tra ghematrià e permutazioni attraverso i testi di Gershom Scholem e Moshe Idel. Il 30 giugno ci sarà invece la presentazione del volume dedicato al Ramhal, acronimo di Moshè Chaim Luzzatto: Ramhal. Pensiero ebraico e kabbalah tra Padova ed Erez Israel, con gli interventi di Rav Adolfo Aharon Locci, Rav Alberto Moshè Somekh e Gadi Luzzatto Voghera. L’1 e il 2 Luglio si terrà inoltre un symposium organizzato da Nadine Shenkar su “arte e cabalà” durante il quale Tobia Ravà e Sirio Luginbhühl presenteranno il film su numeri e lettere, dal titolo Elena in PaRDeS – Viaggio nella foresta numerologica di Tobia Ravà.
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Michael Calimani