Il nodo di Gaza – Arbib e De Benedetti: “Pace senza pregiudizi”
Keren Hayesod e Agenzia Ebraica, fondi internazionali che da oltre 90 anni contribuiscono alla costruzione, allo sviluppo e alla crescita economica e sociale dello stato d’Israele, all’indomani dei fatti della Fottiglia, chiedono con forza una analisi approfondita e serena sul significato profondo dell’esistenza dello Stato ebraico.
Uno Stato, per tutti gli ebrei che sono andati a vivere e per tutti quelli che vivendo altrove lo portano nel cuore, sicuri della sua esistenza, sicuri per la sua esistenza.
Johanna Arbib presidente Mondiale del Consiglio del Keren Hayesod e Claudia De Benedetti Presidente dell’Agenzia Ebraica per Italia, sottolineano il grave pericolo incombente di ingiuste condanne come in passato avvenne con la cosi detta strage di Jenin o quando morì Mohammed Al Dura. Si chiedono quale paese al mondo, malgrado sia oggetto da oltre 60 anni di un terrorismo spietato che ha come principio e come fine un’unica soluzione di “cancellare lo Stato d’Israele dalle Nazioni del Mondo”, sia pronto a collaborare con autorità riconosciute a livello mondiale, per una soluzione equa e duratura nel tempo e per il raggiungimento di una giusta pace senza precondizioni ne pregiudizi. Una pace che prevede dolorose concessioni al nemico.
Keren Hayesod e Agenzia Ebraica svolgono in queste ore un ruolo fondamentale per trasmettere la loro solidarietà e vicinanza ad Israele perché il futuro del popolo ebraico è strettamente connesso con il legame che ogni ebreo, ovunque nel mondo, stabilisce con Israele.