Libertà per Gilad – Un invito, un atto concreto, poche parole

Un invito, un atto concreto, poche parole. Un invito. Questa notte a Roma sotto il Colosseo, assieme al presidente dell’Unione giovani ebrei italiani Giuseppe Massimo Piperno, al presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, al sindaco Alemanno e ai parlamentari, leader comunitari, rappresentanti delle associazioni civili e comuni cittadini che hanno voluto questa manifestazione e regalano a tutti noi, ebrei e non ebrei, a prescindere dalle differenze che ci contraddistinguono, una formidabile occasione per stare assieme. Questa notte a Milano, sotto il Castello sforzesco assieme al presidente della Comunità Roberto Jarach e al sindaco Moratti. Questa notte a Torino sotto la Mole con il presidente della Comunità ebraica Tullio Levi e il sindaco Chiamparino. Questa notte a Gerusalemme, assieme al presidente della Camera Gianfranco Fini e al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in missione in Israele. Tutti insieme, tutti uniti, per frantumare il buio della prigionia di Gilad Shalit.
Un atto concreto. Con il dossier che tutti i lettori trovano qui in allegato, la redazione del Portale dell’ebraismo italiano offre una ricostruzione meticolosa di questi quattro anni di prigionia e di sofferenza imposta da infami criminali che ostacolano con ogni mezzo il progresso della pace in medio oriente.
E poche parole, perché altre non crediamo necessarie: Libertà per Gilad Shalit.