Il Colosseo si spegne per Gilad

C’erano oltre 5 mila persone al Colosseo, centinaia le bandiere di Israele e una maglietta rendeva uniforme quella massa di gente accorsa per l’occasione, c’era scritto “Gilad libero subito”. Questo il messaggio lanciato con cuore, forza e rabbia allo stesso tempo, dagli organizzatori dell’evento e da tutti i partecipanti. L’evento era stato fortemente voluto dall’Unione giovani ebrei d’Italia e dal Benè Berith giovani. Il sindaco della Capitale, Ganni Alemanno, non ha esitato ad accogliere la richiesta dei ragazzi. Il padre di Gilad, Noam Shalit, giunto a Roma per la serata, è stato accolto, oltre che dai presidenti Giuseppe Massimo Piperno (UGEI) e Angelo Moscati (Benè Berith), dal sindaco Alemanno, dal presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, dal presidente del Benè Berith nonché consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Sandro Di Castro, dal ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, dalla governatrice del Lazio Renata Polverini, dal presidente della provincia Nicola Zingaretti e dal giornalista Giuliano Ferrara.