Qui Livorno – Un convegno per ricordare la figura del rabbino Hidà

Il cielo soleggiato e il mare a due passi potevano essere una forte tentazione. Ma la risposta del pubblico, nonostante il giorno di festa e il primo vero caldo estivo, è stata più che positiva. C’era molta gente al convegno di studi in ricordo del grande rabbino Haim Iosef David Azulai (conosciuto come Hidà), organizzato dalla Comunità ebraica livornese con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Livorno e il patrocinio di Provincia (la cui sala consiliare ha ospitato il convegno) e Comune. Alla giornata di studi erano presenti alcune tra le più importanti autorità civili e religiose cittadine: il sindaco Alessandro Cosimi, il presidente della Provincia Giorgio Kutufà e il vescovo emerito monsignor Ablondi. In prima fila anche Mario Canessa, il Giusto tra le Nazioni a cui è dedicato il nuovo Sefer Torà della sinagoga labronica. Moderati dall’editore e consigliere della Comunità Guido Guastalla, numerosi relatori hanno dato un quadro ampio sulla vita e sulle opere di Hidà (1739-1806), figura centrale dell’ebraismo mondiale e tra i più grandi rabbini cabalisti sefarditi della tradizione mediterranea che visse a Livorno per circa tre decenni. Nella mattinata sono intervenuti il presidente della Comunità Samuel Zarrough, il rabbino capo Yair Didi. il professor Arthur Kiron (Penn University Philalphia) e il dottor Harvey Goldberg (Università di Gerusalemme). Nel pomeriggio gli interventi del rabbino di Torino Alberto Moshè Somekh, che sta completando la traduzione in italiano dei diari di Hidà, e del professore David Meghnagi (Università Roma 3).

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