All’erta sto
Israele aspetta la prossima guerra. Dall’alta Galilea al Neghev le case e le scuole sono bunker di difesa, la nazione tutta un fortilizio e un braccio, e le mura, le torri proseguono oltre il mare e si allungano sui continenti in ogni casa ebraica del mondo, e tutto il popolo aspetta. La Seconda Guerra Mondiale non è cessata, e prima non erano cessati i pogrom, i ghetti in fiamme, le torture, le cacciate, le conversioni e il professare quotidiano e segreto della tefillah. E di nuovo dicono: “Voi ebrei”. Ciò è andato cambiando, e ciò non è smesso – è l’angelo del terribile con cui Israele lotta. Noi non conosciamo sonno. Siamo all’erta.
Il Tizio della Sera