responsabilità…

“Il Signore si adirò con me, a causa vostra, e non mi ascoltò…”(Duteronomio 3:26). Il contesto del peshat (interpretazione letterale del testo) è chiaro: Moshè rabbenu prega insistentemente il Signore affinché cambi il decreto su di lui e gli permetta di entrare in Eretz Israel. Ma un parola – lema’ankhem (“a causa vostra” o “in vostro favore”) – che sembra inessenziale, esprime un grande ammonimento. Il Signore ascolterà sempre le parole e seguirà le azioni di una guida quando sono rivolte per il bene della collettività. Quando invece la guida pensa di sfruttare la sua posizione, anche per un solo favore personale, le sue parole non sono ascoltate e le sue azioni ignorate. Attraverso una parola apparentemente superflua, la Torà mette alla prova le capacità e gli istinti di coloro che assumono, o vorranno assumere, delle responsabilità sulla collettività…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova