Clinton…
La “figliola” di Clinton (come qualche anno fa la chiamavano in un programma televisivo italiano) ha fatto parlare di sé nei giorni scorsi per il suo matrimonio con un giovanotto ebreo. Al clamore mediatico ha fatto riscontro il silenzio del mondo ortodosso ebraico americano, che ha preferito non parlare per non dire cose tanto ovvie quanto sgradevoli al grande pubblico. La cerimonia è stata fatta di Shabbat pomeriggio, con lo sposo ammantato in un talled e concelebrata da un “rabbino” e un pastore. Bisogna riflettere su questo uso improprio di ruoli (rabbino) e precetti religiosi (tzitzit) sbandierati come meri segni identitari proprio nel momento in cui l’identità va in crisi. Fulgido esempio di perfetta integrazione ebraica al top della società generale e di disintegrazione della società ebraica.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma