…controsensi

Si può discutere di filosofia in un paese in cui chiunque non condivida le idee del governo può essere arrestato e sparire in una prigione? Sarebbe come trasportare l’Accademia di Platone in un mattatoio. Che l’Unesco abbia assegnato all’Iran la giornata mondiale della filosofia è un fatto grave. E non credo proprio che possa rappresentare un’attenuazione della repressione in atto. Sarà solo una legittimazione del governo di Ahmadinejad. Chi avrà approfittato della presenza dei media occidentali per manifestare il suo dissenso sparirà in una prigione appena i filosofi saranno risaliti sui loro aerei, convinti che in fondo in Iran non si sta così male. Credo che bisogni appoggiare con forza l’iniziativa di boicottaggio lanciata in Italia da Reset per iniziativa di Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e l’iraniano Ramin Jahanbegloo e appoggiata fra gli altri anche da Jurgen Habermas. Non avrà effetto sul governo iraniano, ma può forse averne qualcuno sulla dissennata politica dell’Unesco, sempre pronta a mettere in ultima fila quei diritti umani che dovrebbero invece essere al centro di tutte le sue iniziative.

Anna Foa, storica