La via italiana
Da acquariofilo lettore di “l’Unione Informa” esigo una rettifica al commento di Tobia Zevi che può ingenerare grave confusione: l’aragosta è un crostaceo, mentre i frutti di mare sono molluschi (con conchiglia oppure con conchiglia in un sol pezzo o in due pezzi). Niente di ciò è kasher, ma occorre ristabilire la verità.
Circa invece il “caso aragosta” che contrappone l'”Associazione per l’ebraismo progressivo”, denominata “Lev Chadash”, al “rabbino ultraortodosso di nome Bekhor” (come si legge nel sito di “Lev Chadash”), fossi un commentatore politico non potrei esimermi dal rilevare che il ricorso al Bet Din di Milano (ortodosso) è una vittoria del centro che, come i liberali inglesi, dimostra che il bipolarismo è una chimera e necessita dell’apporto indispensabile,appunto, del saggio centro, detto con rispetto per tutti. Insomma, la “prima via” ebraica italiana, dopo tutto e nonostante quanto si dice, regge sempre.
Gadi Polacco, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane