L’ebraismo non è più di nicchia
Numerosi sono i saggi usciti in quesf ultimo periodo e dedicati alla filosofia ebraica. L’idea messianica nell’ebraismo di Gershom Scholem (editore Adelphi) raccoglie scritti elaborati in un arco di tempo che va dal 1927 agli anni del dopoguerra e che sono apparsi in Inghilterra nel 1971: pagine di straordinario interesse che meritano di essere studiate attentamente e la cui attualità, pur a distanza di decenni, è sempre più viva. In Testimoni del futuro di Pierre Bouretz, edito da Città aperta di Trina (Fnna) l’analisi su filosofia e messianesimo nel Novecento si espande da Scholem a Benjamin, Bloch, Buber, Cohen, Jonas , Levinas, Rosenzweig, e Strauss e lo studioso francese ci offre in oltre ottocento pagine un quadro vivace e molto stimolante. Sullo stesso tema da segnalare, ancora, Il messia secondo gli ebrei di Davide Castelli (Edizioni Pizeta) un testo classico edito nel 1874 e riproposto nel 2008 e che passa in rassegna non solo le idee messianiche nei libri del Vecchio Testamento, ma anche in testi posteriori. Diversa, ma sempre complementare, Leggere Rosenzweig di Salomon Malka (Queriniana) che offre le linee essenziali sul pensiero, spesso discusso, di questo filosofo del Novecento. La casa editrice Morcelliana ha pubblicato tre piccoli libri dai titoli, di per sé, eloquenti: La passione credente dell’ebreo di Martin Buber, Immortalità e resurrezione di Mose Maimonide ed Educazione e giudaismo di Gershom Scholem. L’editore Marietti 1820 ne mette in campo altri tre di altrettanto valore: Commento ai Numeri di Rashi di Troyes, Israele e Palestina di Martin Buber, La preghiera di Israele di Carmine Di Sante. Tra le proposte più originali da segnalare: Torà e libertà di Furio Biagini (edito da I libri di Icaro di Lecce), un autore di cui si è già parlato su queste colonne a proposito di una storia del movimento anarchico ebreo e a proposito del rapporto in Argentina tra gli ebrei e il tango; Il cristianesimo secondo gli ebrei a cura di Fritz A. Rothschild (Claudiana di Torino) che raccoglie scritti di Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Abraham Geschel e Wil Herberg che getta le possibili basi filosofiche, da parte ebraica, del dialogo interreligioso e torna ad affrontare la prospettiva messianica da molteplici punti di vista. Dialoghi d’amore di Leone Ebreo (editore Laterza), un vero best seller degli inizi del Cinquecento scritto da Leone Yeudah Abrabanel, sintesi ineguagliata di tradizione platonica, aristotelismo arabo cultura ebraica ed esegesi biblica. Infine: La filosofia ebraica nel Novecento a cura di Paola Ricci Sindoni (edito da Spazio Tre di Roma) che raccoglie piccole monografie su Gershon Scholem, Franz Rosenzweig, Abraham eschel, Flie Wiesel, Andrè Neher, Martin Buber, Leo Strauss, Fmmanuel Levinas, Hans Jonas. Quasi contemporaneamente sono apparsi numerosi titoli su Talmud e Kabbalah. Il Talmud di Jacob Neusner (edizioni San Paolo) è una sintesi brillante e chiara, scritta da un rabbino che è ben conosciuto per la sua opera di divulgatore. Diverso e complementare Invito al Talmud di Marc-Alain Ouaknin, (Boringhieri Bollati editore) anch’egli rabbino e studioso fecondo: due letture agili che si integrano piacevolmente e che spingono a leggere Il Talmud di Guenter Stemberger che, oltre ad una introduzione, raccoglie una selezione di offrendo preziose chiavi di lettura testi e commenti. Utile anche Parole semplici di Adin Steinsaltz (edito da Utet,)autore famoso di oltre sessanta volumi e, soprattutto, di una edizione del Talmud commentata in ebraico moderno di cui sono già stati pubblicata 38 dei 46 previsti: Questo volume si ispira ai suoi studi ed è di amabile lettura. Eros e Qabbalah di Moshe Idel (Adelphi editore) è un libro intellettualmente audace che scandaglia a fondo temi ostici legati alla sessualità e al misticismo religioso ebraico, e lo fa con suggestiva competenza. Idel, del resto,è uno specialista di livello internazionale ben conosciuto e apprezzato. Queste riflessioni non sono una novità assoluta: il primo a occuparsene fu, alcuni decenni or sono, Jiri Georg Langer, fratello di un amico di Kafka, che aveva scritto Eros nella Cabbalà un testo che aveva suscitato grande scandalo a Praga e che ora è stata recentemente riproposto dalla casa editrice La parola di Roma: lo stesso editore ha stampato sempre in queste settimane I percorsi della Cabbalà di Moshe Idel e di Victor Malka, conversazioni sulla tradizione mistica ebraica, un testo divulgativo, ma pregevole sotto molti aspetti. Ultimi due titoli proposti: La sofferenza come identità di Esther Benbassa (edito da Ombre Corte di Verona) che, come si può intuire, affronta il tema cruciale della sofferenza in rapporto all’identità ebraica e ne analizza le implicazioni e i paradossi. Infine: Storia della letteratura giudaico-ellenistica di Clara Kraus Reggiani (Mimesis) che getta un fascio di luce su una materia composita e complessa, ma non meno affascinante.
Riccardo Calimani, Europa 13 agosto 2010