Due bandiere e un binomio impossibile
Place de la Gare a Lausanne: sono le sei di mattina e tutto tace. Un viaggiatore assonnato varca la soglia della stazione ferroviaria. Cammina senza fretta e il clacson di un taxi glielo fa notare. Il viaggiatore si stizzisce: ha ancora quindici minuti di libertà prima che arrivi il treno per Milano e se li vuole godere. Decide di passeggiare su e giù per la piazza. Si guarda intorno e ad un certo punto la sua attenzione è calamitata da una bandiera con stella di David posta sulla facciata di un albergo. Attraversa le strisce pedonali per scattare una foto ricordo. Quando è a distanza di click nota un particolare e si sveglia di colpo dal dormiveglia. Se ci fosse una classifica delle stranezze da marciapiede questa sarebbe da podio: bandiera israeliana e iraniana che sventolano fianco a fianco costituiscono uno scenario (almeno nel 2010) surreale. Provocazione? Speranza per una pace al momento impossibile? Le domande restano senza risposta: alla reception non c’è nessuno a cui poterlo chiedere. Anche se la specialità della casa sembrano i contrasti e le rivalità più o meno accese. Volgendo lo sguardo verso destra, ecco alcune coppie curiose che seguono: Stati Uniti contro Russia, Cina contro Giappone, Turchia contro Grecia, Inghilterra contro Francia. L’ultimo binomio è un passaggio di consegne: Italia contro Spagna. Chi canticchia waka waka (o se ne è appena disintossicato) sa di cosa si parla.
Adam Smulevich