Qui Tel Aviv – Un nuovo Sefer Torah

L’appuntamento era alle 19.30 (molto elastiche, nonostante la pressante richiesta di puntualità dell’invito diramato via Facebook) in Kikar Dizengoff, cuore della città tra ristoranti, caffè e grattacieli, negozi di scarpe e di abiti da sposa. Lì a due passi c’è il tempio in cui tutte le settimane di Shabbat si prega con rito italiano. L’occasione era di quelle speciali, l’Achnassat Sefer Torah, la celebrazione di un nuovo Sefer Torah del minian italiano di Tel Aviv, donato per onorare la memoria di Robert Nissim. C’era chi a Tel Aviv ci vive e chi era appena tornato dalla spiaggia Frishman, la preferita dagli italiani in trasferta in Israele, tanto che una troupe del Tg3 è andata lì a colpo sicuro per raccontare l’estate della “bolla” nell’edizione della sera di Ferragosto.
Sono sempre più numerosi gli ebrei italiani che lasciano il Belpaese per trasferirsi in Israele. Sono soprattutto giovani attratti dalla qualità delle università, dal desiderio di trovare una vita ebraica più intensa, oppure dalle opportunità di lavoro, grazie all’economia che continua a tirare nonostante la crisi globale. A partecipare alla cerimonia erano più di duecento persone, in maggioranza decisamente under trenta. Per le 20.30 erano arrivati davvero tutti, e il nuovo Sefer Torah è stato portato in corteo fino alla sinagoga nella vicina BenYeuda Street tra canti, balli e un po’ di slalom tra le automobili. Al Tempio le celebrazioni sono proseguite e dopo il suono dello Shofar i nuovi rotoli della Torah sono stati riposti con cura nell’Aron Hakodesh, l’armadio sacro. Una importante occasione di ritrovo per la comunità degli italkim e per gli affezionati della città nel mese di agosto, prima di ributtarsi tra ristoranti e locali nella movida della Collina della Primavera.

Rossella Tercatin