DafDaf – Sfogliare il futuro

Un nuovo anno ebraico è alle soglie e un 5770 difficile, complicato, a tratti spasmodico, sta ormai per uscire di scena. Per la redazione quella che è alle spalle e che ha visto negli scorsi mesi la nascita del giornale dell’ebraismo italiano è stata una stagione di lavoro duro, ma anche un periodo ricco di soddisfazioni professionali. L’estate è trascorsa scandita dal tentativo febbrile di offrire al lettore con regolarità e senza pause un servizio al passo con quello realizzato nei mesi precedenti. Ma è costata fatica anche la realizzazione di nuovi progetti e di un grande dossier dedicato all’anno che ormai volge al termine (il lettore lo troverà nel numero di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione). Si tratta di un’occasione per riflettere sugli avvenimenti e sul lavoro, di prendere per un attimo le distanze dalla quotidianità prima di tornare alla vita consueta. E di mettere meglio a fuoco le nostre aspirazioni e le carenze da colmare.
Fra i nuovi progetti realizzati, anche quello di un mensile per bambini che nasce oggi.
Il suo nome è DafDaf, un’espressione che racchiude il significato e l’emozione delle pagine da sfogliare.
La redazione, che da sola non avrebbe potuto farcela, ha chiamato a raccolta un Comitato scientifico formidabile: ne fanno parte il direttore dei dipartimento Educazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca, il presidente dell’Assemblea rabbinica italiana rav Elia Richetti, il direttore delle scuola ebraiche di Roma rav Benedetto Carucci Viterbi, il coordinatore del Centro pedagogico Ucei Odelia Liberanome, l’editore Orietta Fatucci, l’archeologo, scrittore e illustratore Giorgio Albertini, i docenti Sonia Brunetti, Dora Fiandra, Moria Maknouz, Daniela Misan, Alisa Luzzatto, Chiara Segre, Nedelia Tedeschi, Stefania Terracina. Al desk una giovane giornalista, Rossella Tercatin, affiancata per l’organizzazione e il controllo qualità da Ada Treves.
Per realizzare il numero zero del giornale è stato necessario il coinvolgimento di una quarantina di persone. I collaboratori sono numerosi già sul primo numero: la testata di DafDaf porta la firma di Paolo Bacilieri, uno dei disegnatori italiani più affermati. La copertina è dell’amatissimo vignettista di Pagine Ebraiche Enea Riboldi. All’interno, assieme a opere già apprezzatissime di Lele Luzzati, nuovi contributi di grandi nomi del fumetto e dell’illustrazione, come Franco Valussi (Disney), Walter Chendi (“La Porta di Sion”), Manuela Misani. Molte immagini sono state donate da Nathan Neumann e Giovanni Montenero.
I progetti assumono valore quando riescono a prendere corpo. E il fatto che la nostra realtà bimillenaria parli ora al proprio futuro e alle nuove generazioni dalle pagine di DafDaf ci fa assaporare con qualche giorno d’anticipo il gusto della mela nel miele.

Guido Vitale