Una telenovela tragicomica
Non mi pare che i trattati internazionali si festeggino ogni anno e quindi mi sfugge ancor di più il motivo per il quale invece a quanto pare, ci si debba sorbire per il secondo anno le sceneggiate di Gheddafi che, ricordiamolo anche se “pecunia non olet” e “real politik” non sono una novità, è un dittatore per giunta colluso con il terrorismo e con un curriculum non proprio amichevole nei confronti di italiani, ebrei ed altri. Se la mostra fotografica sulla storia della Libia, riletta da Gheddafi, non mi basta per un viaggio a Roma, confesso che sarei però curioso di sapere se si mostreranno anche le foto degli oppositori politici, dei cimiteri e dei luoghi di culto non islamici profanati e trasformati in moschee (alcune sinagoghe anche in chiese), delle vittime del “colonnello”, ecc. E’ però alla “Benemerita” che devo un pensiero solidale poiché, “usi obbedir tacendo”, i Carabinieri a cavallo dovranno onorare l’ingombrante ospite esibendosi nel famoso Carosello: per giunta nella caserma intitolata a Salvo D’Acquisto, il vice brigadiere che nel 1943 si oppose a una rappresaglia nazista sacrificandosi poi per salvare vite altrui. Insomma, piove sul bagnato!
Gadi Polacco, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane