responsabilità…
Sarà la magistratura a chiarire le dinamiche e le responsabilità di quanto è successo nella sala parto dell’ospedale di Messina, dove due medici avrebbero litigato mettendo a rischio una partoriente là presente e il bambino che doveva nascere. Ma questo episodio getta un’insolita luce su un brano biblico, tanto importante quanto complicato. E’ la legge della parashà di Mishpatim (Esodo 21:22) che dice: “se due uomini litigano e colpiscono una donna incinta e i suoi figli escono e non ci sarà una disgrazia ecc.”Su questo brano si basano vari e importanti principi giuridici, dalla responsabilità di lesioni non intenzionali, alla modalità di rifusione del danno fino alla valutazione dello status del feto. E’ proprio su questo brano (letto nella versione ebraica o nella traduzione greca) che si definisce la diversa visione giuridica ebraica e cristiana sull’aborto. Ma aldilà di questo, la scena che descrive la Torà è strana. Perché due uomini che si azzuffano dovrebbero colpire e danneggiare proprio una donna incinta e non una persona qualsiasi? L’incidente di Messina spiega che questo è possibile, anche oggi, in modi nuovi. In altre situazioni si direbbe che la realtà supera l’immaginazione, qui si può dire che la realtà supera il midrash.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma