Gheddafi e l’oltraggio ai diritti umani

Complimenti all’Unione giovani ebrei d’Italia, e al suo presidente Giuseppe Piperno, per aver detto con semplicità e chiarezza ciò che pochi hanno avuto il coraggio di dichiarare: che la visita di Gheddafi di questi giorni, oltre ad essere una pagliacciata indegna e sapientemente costruita, è anche un oltraggio ai diritti umani e alla sensibilità democratica. Che a Gheddafi andrebbe chiesto conto dei campi di prigionia per i migranti, dello sfruttamento ignobile di essere umani, di prendere impegni seri nei confronti dei cittadini libici di religione ebraica espulsi dopo il 1967. Niente di tutto questo, purtroppo. Per onorare contratti miliardari con le principali aziende dello Stato le autorità italiane calpestano tutti i valori che dovrebbero esserci propri – salvo poi fare le pulci alla Cina lontana sui diritti umani – e si disonora il nostro paese. Addirittura Gheddafi si spinge oltre: l’Europa, a sentirlo, che diventerà musulmana, deve risarcire la Libia per i presunti torti che avrebbe subito. Qualcuno ha detto che la storia la prima volta è tragedia, ma quando si ripete si risolve in farsa. Se penso alle migliaia di africani torturati, stuprati, derubati, reclusi e sfruttati dalle autorità libiche anche in questo momento, mi viene da dire che in questa occasione tragedia e farsa si svolgono a tutti gli effetti in contemporanea.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas