Qui Siena – Un patrimonio di stoffe e conoscenza
Nella terra del Palio e delle contrade, in cui splendidi tessuti fanno da contorno alla corsa equestre più famosa al mondo, la Giornata Europea della Cultura Ebraica non poteva prescindere dal tessile e dalle sue meraviglie. Segue questo filone la prima iniziativa in programma, una presentazione inedita dei tesori di seta ad uso rituale degli ebrei senesi. L’esposizione di alcuni sefarim e rimmonim conservati nella sinagoga accompagnerà queste raffinate testimonianze di vitalità religiosa, figlie di un passato glorioso e di un presente che conosce una fase di rinnovata effervescenza…
Nella terra del Palio e delle contrade, in cui splendidi tessuti fanno da contorno alla corsa equestre più famosa al mondo, la Giornata Europea della Cultura Ebraica non poteva prescindere dal tessile e dalle sue meraviglie. Segue questo filone la prima iniziativa in programma, una presentazione inedita dei tesori di seta ad uso rituale degli ebrei senesi. L’esposizione di alcuni sefarim e rimmonim conservati nella sinagoga accompagnerà queste raffinate testimonianze di vitalità religiosa, figlie di un passato glorioso e di un presente che conosce una fase di rinnovata effervescenza. “Mi sembra fondamentale partire mostrando al pubblico il nostro patrimonio – dice Anna Di Castro, referente per la GECE di Siena -. Il legame e le sinergie con l’esterno, una priorità e una sfida per comunità piccole come la nostra, si costruiscono solo parlando di chi e cosa siamo. Non credo che esista occasione migliore per raccontarci e dar vita a scambi culturali con l’ambiente circostante. È una strada che abbiamo scelto di intraprendere da tempo, ad esempio con lo sviluppo del percorso di restauro della sinagoga in funzione turistico-museale”. Nel corso della giornata verranno diffuse varie pillole di conoscenza, legate al tema Arte ed ebraismo che è fil rouge della GECE 2010 ma anche ad aspetti più specifici della realtà senese. “È importante aprire molte finestre sulla nostra comunità, anche perché le sollecitazioni che ci arrivano dalle istituzioni e dalla cittadinanza sono forti e continuative. Riprova ne è il fatto che ogni anno ci vengono a trovare svariate centinaia di persone, affezionati che frequentano con regolarità e tante new entry”. Oltre al rapporto tra ebraismo e arte e all’approfondimento di alcune peculiarità locali, si parlerà di comunità italiana in generale. “Ci tengo molto – prosegue Anna – a spiegare il funzionamento delle nostre strutture. Penso che sia importante tracciare una panoramica sulle caratteristiche dell’ebraismo italiano. Come dice il presidente UCEI Renzo Gattegna, la GECE è una preziosa opportunità per far conoscere gli ebrei e non solo le loro vestigia”. Il via alla Giornata, come detto, con la presentazione dei tesori di seta e degli antichi arredi rituali a cura di Laura Zaccagnini e Anna Di Castro. A seguire Daniele Liberanome interverrà sul nesso esistente tra la nascita dell’astrattismo e il pensiero ebraico. Pranzo in note con Enrico Fink e Massimo Ferri, protagonisti di una lezione-concerto che prevede assaggi (il cibo è preparato dalla Adei di Siena), ascolti, riflessioni e domande a 360 gradi su ebraismo e musica ebraica. Domande che proseguiranno durante l’incontro successivo, che vedrà il capo culto Eli Rabani dialogare con i presenti di educazione ebraica, tema al quale sarà dedicata una mostra di Sandro Servi e Silvia Bemporad. Conclusione con un reading di poesie di Sara Ferrari, curatrice del volume Forte come la morte è l’amore (Ed. Belforte), excursus in tre millenni di poesia amorosa ebraica. Previste inoltre visite guidate alla sinagoga, esposizione e vendita di libri e cd musicali, proiezione di filmati curati dalla redazione di Sorgente di Vita e un ricco bookshop. “Aldilà della ricchezza del programma che è adatto a un pubblico vasto e curioso – conclude Anna -, la cosa più bella è stata vedere la grande partecipazione della comunità nella fase preparatoria. Sono queste le cose che ti danno la forza di andare avanti”.
Adam Smulevich