Hofmann: “Pacifica e costruttiva convivenza”

In qualità di consigliere di Milano dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ho il piacere e l’onore di portare nella nostra città il saluto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del presidente Renzo Gattegna e del consigliere delegato alla Giornata Europea della Cultura Ebraica Yoram Ortona, al presidente della Comunita Ebraica di Milano, Roberto Jarach, al rabbino capo Alfonso Arbib, all’Assessore Daniele Cohen, a tutte le autorità presenti, civili, militari e religiose. Un saluto particolare se mi permettete all’amico Manfredi Palmeri, da sempre vicino attivamente alla vita e alle iniziative della Comunità Ebraica di Milano. Un saluto e un ringraziamento alla cittadinanza per essere qui al Tempio Centrale per partecipare all’undicesima Giornata Europea della Cultura Ebraica.
Anche quest’anno, le Comunità Ebraiche Italiane e quelle di 28 paesi europei,aprono le loro porte ai cittadini, per fare conoscere la cultura, i luoghi, le tradizioni di un popolo antico, quello ebraico, che nel nostro paese, rappresenta una storia più che bimillenaria.
La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministeri per i Beni e le attività culturali, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, delle Politiche europee, in Italia è presente in ben 62 città ed ogni anno assistiamo un affluenza in costante aumento, segno dell’interesse e dell’importanza di questa iniziativa.
La cultura ebraica vive, tutti i giorni dell’anno, di studio e di scrittura, di tradizione e di sguardo al futuro, di idee antiche e moderne e di confronto e ovviamente di letteratura ed arte. Una delle peculiarità risiede proprio in questa commistione, particolarissima, tra la sua storia plurisecolare e la sua aderenza alla contemporaneità, che ha prodotto, soprattutto a seguito dell’emancipazione, una vita sociale e culturale poliedrica. Ma nonostante il suo positivo contributo culturale alla società, l’ebraismo rimane una realtà poco e talvolta male conosciuta. E’ quindi anche per favorirne la conoscenza che tutti gli anni nella prima Domenica di Settembre un tutta Europa si aprono i Templi e i siti ebraici, i Musei e le biblioteche e si svolgono eventi culturali aperti alla città. Un’occasione in più per abbattere il pregiudizio, per dialogare con tutti, per saperne di più, per sfatare qualche luogo comune. La cultura ebraica è ben felice di aprirsi e di far conoscere ad un pubblico sempre piu’ vasto le sue tante sfaccettature che l’Arte può interpretare in tutti i suoi aspetti ed in tutte le sue voci.
Infatti quest’anno il tema scelto, il fil rouge della manifestazione è ARTE E EBRAISMO, un tema interessante perché è noto il complesso rapporto fra l’Arte figurativa e la normativa ebraica. Al tempo stesso un tema significativo perché l’Arte è un importante strumento di divulgazione e di conoscenza dell’altro. In una società europea che si confronta quotidianamente con le sfide del multiculturalismo, con importanti passi in avanti e pericolosi passi indietro, l’Arte può essere uno strumento che facilita la comprensione e l’integrazione.
Da Livorno capofila, da Milano, da Roma e da tutte le città piccole e grandi un’ opportunità per conoscere e farci conoscere e per essere uno stimolo alla pacifica e costruttiva convivenza fra tutte le componenti culturali presenti sul territorio.

Riccardo Hofmann, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Milano, 5 Settembre 2010