Qui Mantova – La città ebraica, l’Archivio e l’Osservatorio
Una esposizione di oggetti antichi e non solo ha accolto le tante persone che anche quest’anno sono entrate nella sinagoga mantovana. In particolare, proveniente dalla Biblioteca Teresiana grazie al suo direttore Cesare Guerra, è stato esposto un foglio membranaceo appartenente a un Talmud babilonese del XIII secolo, successivamente usato come coperta di un manoscritto.
Un cielo coperto, ma che ha tenuto a freno un anticipo di autunno, ha permesso l’allestimento del cortile interno, già pieno di persone quando il presidente Fabio Norsa e il vice presidente Emanuele Colorni hanno accolto il sindaco Nicola Sodano e le altre autorità cittadine. E’ stata presentata l’attività della Comunità – i corsi universitari di cultura ebraica (in cattedra il rav Adolfo Locci), le ricerche storiche dell’associazione Mantova Ebraica, l’Osservatorio sulle discriminazioni Articolo 3 – e il lavoro, ormai terminato per la sua prima parte, di catalogazione del prestigioso archivio storico. La prossima parte di quest’ultimo, già avviata, prevede la digitalizzazione di tutte le opere, che saranno così disponibili a chiunque abbia un accesso internet: un patrimonio straordinario, la cui gestione che sarà supportata dal direttore Guerra, che ha già in carico il Fondo Ebraico, documentazione che attesta la presenza nella Mantova dei Gonzaga del più importante centro dell’epoca in materia di Qabbalàh.
La mattinata è proseguita con le visite alla sinagoga “Tempio Norsa” e al percorso guidato della mostra ebraica: anche quest’anno un’occasione importante per la Comunità ebraica e per la città, che ha mostrato un grande interesse e una partecipazione eccezionale: segno che il patrimonio culturale ebraico è consapevolmente parte di Mantova. In una città che in questi giorni è al centro dell’attenzione mondiale con la diretta de Il Rigoletto e il Festivaletteratura l’ebraismo si conferma come presenza viva.
Angelica Bertellini