Qui Roma – Nel segno dell’arte

Un vasto pubblico ha affollato la zona dell’antico ghetto di Roma fin dalle prime ore del mattino in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata quest’anno al rapporto controverso ma fecondo fra arte ed ebraismo. Già qualche minuto prima dell’apertura ufficiale, tante persone erano in fila per visitare il Museo Ebraico di Roma a testimonianza del grande interesse che suscita questa giornata.
Qualche minuto dopo l’apertura del Museo ebraico, si è aperta la mostra organizzata dall’Adei-Wizo(Associazione donne ebree d’Italia) al Palazzo della Cultura, dedicata in particolare alle creazioni delle artiste ebree, fra le quali Paola Levi Montalcini, Eva Romanin Jacur, Eva Fisher, Ariela Bohm e Franca Sonnino. Si tratta di una mostra collettiva di lavori che copre un arco temporale che va dall’inizio del ‘900 al contemporaneo, senza seguire un percorso tematico, ma focalizzando l’attenzione sull’identità artistica di ciascuna di esse.
Sempre a via del Portico D’Ottavia, la Ermanno Tedeschi Gallery presenta la mostra “Ritratti:storia dell’ebraismo”, curata da Giorgia Calò, che accosta le opere di DAN.REC e Stephane Zerbid, eterogenee nelle tecniche e nei formati. La foto intreccia infatti la realtà del ghetto di Roma, con i suoi personaggi e le sue architetture, alla storia israeliana, presentando un ritratto di Elio Toaff accanto a quello di Golda Meir o Shimon Peres.
Mentre si svolgono visite guidate nel ghetto ed a Trastevere, il Pitigliani presenta una mostra dedicata all’opera grafica di Tobia Ravà, artista veneziano del 1959, che scruta la realtà scomponendola in segni grafici intessuti con le lettere dell’alfabeto ebraico.

Daniele Ascarelli