Qui Firenze – Un successo significativo
Quando la cooperativa Sigma fa il punto sul numero totale dei visitatori accorsi alle varie iniziative organizzate in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, il segretario della Comunità di Firenze Emanuele Viterbo elenca le cifre divulgategli ed esterna una certa soddisfazione: “In questa prima giornata di iniziative (la maggior parte delle mostre ed esposizioni resteranno aperte al pubblico per alcune settimane) ci sono stati 3mila e 600 visitatori, di cui circa 2mila nella sola sinagoga. Il risultato è molto positivo, senza dimenticare che nel conteggio della Sigma mancano ancora gli spettatori che stasera (ieri per chi legge, ndr) assisterano alla rappresentazione teatrale su Charlotte Salomon”. Soddisfatto l’assessore alla cultura Renzo Bandinelli, che commenta: “Oggi c’è di che essere contenti, perchè abbiamo avuto l’ennesima conferma che il rapporto tra Comunità, istituzioni e cittadinanza va a gonfie vele”. Bontà di un programma che il presidente Guidobaldo Passigli definisce “unico e irripetibile” per la straordinaria ricchezza di correnti artistiche trattate e per il coinvolgimento delle più importanti strutture museali cittadine (Galleria degli Uffizi, San Piero a Scheraggio, Palazzo Vecchio, Palazzo Pitti, Gabinetto Viesseux) all’interno delle quali è stato dato (e continuerà a essere dato nei prossimi giorni) ampio spazio al ruolo di protagonisti avuto in campo pittorico da alcuni artisti ebrei, in particolare tra Ottocento e Novecento. Presenti alla cerimonia inaugurale, oltre al coordinatore e curatore del percorso Arte ed ebraismo Carlo Sisi, anche il sindaco Renzi, il prefetto Padoin e l’assessore regionale alla cultura Scaletti. Ll’inedito percorso di arte ebraica che si snoda nei luoghi chiave della cultura fiorentina include anche le sale comunitarie: fino al 22 settembre in esposizione alcune tele del pittore Mario Cavaglieri e un ritratto del filantropo Montefiore realizzato da Vittorio Corcos. Sempre in Comunità, ma solo nella giornata di ieri, è stato possibile apprezzare le incisioni di Bernard Picart raffiguranti scene di vita della comunità sefardita di Amsterdam e le opere dello scultore contemporaneo Gideon Graetz, con significativa presenza di pubblico alla conferenza tenuta dalla direttrice del Museo Ebraico Dora Liscia Bemporad su arte ebraica, artisti e committenti, e alla tavola rotonda cui hanno partecipato Carlo Sisi, il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali, il docente universitario Ettore Spalletti e il presidente della Fondazione Ambron Alberto Boralevi. Presi d’assalto i bus navetta che collegavano la Comunità ebraica di Firenze alle varie location cittadine inserite nel programma (compreso il cimitero monumentale di Viale Ariosto) e cestini da viaggio con assaggi kasher andati esauriti (con qualche saldo finale…). Grandi suggestioni infine al Teatro Affratellamento con la performance di Enrico Fink e Laura Forti dedicata a Charlotte Salomon, pittrice tedesca morta giovanissima ad Auschwitz. Buone notizie arrivano anche da Siena, comunità che è sotto la giurisdizione di Firenze: circa 350 le persone che sono affluite in sinagoga. “La cittadinanza ha risposto bene come sempre – dice la referente per la GECE Anna Di Castro – mostrando grande curiosità per questa realtà piccola nei numeri ma ben radicata nel territorio. Molti visitatori sono rimasti con noi dalla mattina alla sera, bellissimo l’intervento di Laura Zaccagnini sui tesori tessili degli ebrei senesi e grande l’erudizione e la simpatia dimostrate da Enrico Fink”. Anche Jack Arbib, responsabile della manifestazione a Monte San Savino, traccia un bilancio positivo della Giornata, che quest’anno era dedicata allo scrittore israeliano Amos Oz. “Non è facile stimare quanti siano stati i visitatori totali perchè le iniziative si sono svolte in più punti della città – dice Arbib – ma la risposta del pubblico è stata indubbiamente ottima”. Intanto i progetti di valorizzazione del patrimonio ebraico di Monte San Savino vanno avanti. Nella mattinata odierna una delegazione della Comunità ebraica di Firenze ha incontrato Arbib e il sindaco del grazioso borgo della Valdichiana aretina per parlare del restauro e della manutenzione del cimitero in località Campaccio. “Stiamo lavorando a un protocollo d’intesa tra le comunità ebraiche toscane per tutelare il nostro patrimonio comune e ottenere un finanziamento dall’Unione Europea”, spiega il presidente dell’Opera del Tempio Ebraico Renzo Funaro. Il progetto prende piede e se ne parla anche a livello istituzionale: nelle scorse settimane l’architetto Funaro e i vertici della Comunità hanno incontrato l’assessore Saccardi del Comune di Firenze ottenendo feedback positivi.
Adam Smulevich