…Rosh ha Shanà
Nelle sinagoghe di Manhattan questo è stato un Rosh haShanà che ha visto i rabbini parlare al pubblico sulla necessità di essere “attivi” e “impegnati” non solo nello studio della Torah ma anche nella vita pubblica. C’è stato però anche chi ha voluto sollevare la questione dei “Kiddush Club” ovvero l’usanza, sempre più diffusa, che vede gruppi di persone uscire sabato dalla sala del Tempio durante le preghiere del mattino, fra Shachrit e Musaf, per andare nei corridoi delle sinagoghe a bere modiche quantità di vodka e wishky. E’ un’usanza che nasce da alcuni gruppi di chassidim, che bevono vodka e mangiano aringhe, ma a Manhattan il “Kiddush Club” sta diventando una eccessiva distrazione per i frequentatori delle tefillot. E dunque il discorso di Rosh haShanà è servito per metterlo al bando.
Maurizio Molinari, giornalista