Minchà…
Minchà, la quarta preghiera della giornata del giorno di Kippur, è definita ‘Et ratzon – ora del gradimento. La ragione di tale definizione sta nel fatto che questa Tefillà, proprio perché il tempo della sua recitazione si colloca nel bel mezzo della giornata lavorativa, rischia di essere trascurata (non sia mai saltata e speriamo almeno recuperata) e sacrificata, sia volontariamente sia involontariamente, sull’altare della ricerca frenetica di beni materiali. Pertanto, la Tefillà di Minchà del giorno di Kippur diventa simbolo dell’espressione del nostro proponimento di migliorare l’adempimento della mitzwà della Tefillà, ricordando che l’ ‘Yiun Tefillà (attenzione/concentrazione alla recitazione delle Tefillot) è una delle sei mitzwoth che permettono all’individuo di “goderne i frutti in questo mondo” e che, al tempo stesso, costituiscono un “patrimonio per il mondo futuro” (TB Shabbat 127a). Gmar Chatimà Tovà
Adolfo Locci, rabbino capo di Padova