Kippur…

E’ a tutti noto il principio rabbinico (alla fine del trattato di Yoma) che dice che Kippur cancella le colpe commesse nei confronti di D., ma non quelle nei confronti degli uomini. E’ per questo motivo che entro la vigilia di Kippur bisogna andare a chiedere scusa a chi si è offeso, e perdonare chi ci ha offeso e chiede scusa. La classificazione rabbinica tra due tipi di colpe compare solo una volta nella letteratura classica; il messaggio evidente è che neppure D. può sostituirsi alla persona offesa. Comunque la distinzione è in qualche modo sorprendente. Non sempre è facile distinguere chi abbiamo offeso con il nostro comportamento, se solo l’uomo o solo D. o in qualche modo entrambi. E poi possono esserci delle colpe che potrebbero non rientrare in nessuno dei due gruppi, come le colpe compiute verso sé stessi, che sono più frequenti di quanto possa sembrare; queste chi le perdona? La risposta non sembra difficile, ma ognuno la trovi per conto proprio. Risposta, in ebraico, è teshuvà. Quella che dobbiamo fare e trovare in questi giorni.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma