Qui Mantova – Articolo 3 modello vincente per l’Europa

Mancavano ormai pochi minuti all’inizio del Kippur quando da Bruxelles si è acceso un segnale positivo e significativo per la minoranza ebraica in Italia.
I progetti in competizione erano ben oltre mille (per la precisione 1333), quelli delle cerchia ristretta infine presi in considerazione solo un centinaio. Il progetto europeo di Articolo 3 – Mantova (nell’immagine al momento della presentazione del primo rapporto annuale), l’Osservatorio contro le discriminazioni e il razzismo nato sotto gli auspici di una delle più piccole e gloriose realtà ebraiche italiane con la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Rassegna stampa Ucei, degli enti locali mantovani (Provincia e Comune di Mantova in testa) e di molte organizzazioni antirazziste e per i diritti civili, fra cui l’Istituto di cultura sinta e l’Associazione per la diffusione della cultura rom e sinta Sucar Drom, è stato infine approvato e si è piazzato in quattordicesima posizione nella graduatoria europea.

Del progetto è primo firmatario il Presidente della Comunità ebraica di Mantova Fabio Norsa (nell’immagine), cui si sono aggiunti Ralf Makruzki (Eurocircle, Francia), Manuel Frenandez Palomino (Diputation Provincial di Jaen, Spagna), Carlos Alberto Leite Da Silva (IEBA, Portogallo), Calin Rus (Isituto interculturale di Timisoara, Romania), Airi Alina Allaste (Università di Tallin, Estonia) e Antonio Jose Maricas Ruano (Università Almeira, Spagna). Una compagine internazionale chiamata a raccolta dalla realtà mantovana per estendere in campo europeo la straordinaria esperienza di Articolo 3.

Un momento di gioia e di riconoscimento del lavoro compiuto per Fabio Norsa, che è anche Consigliere UCEI ed è stato raggiunto da un messaggio di congratulazioni del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, per lo staff e gli esperti di Articolo 3, a cominciare, solo per citarne alcuni, da Maria Bacchi, Angelica Bertellini (nell’immagine a fianco) e Eva Rizzin ed Elena Borghi. E una soddisfazione per la redazione della Rassegna, che costituisce uno degli elementi fondatori ed essenziali dell’esperienza di Articolo 3.
Ma soprattutto un segnale rivolto al futuro per le minoranze italiane e la dimostrazione ulteriore di quello che possono fare e di quello che possono dare le comunità ebraiche italiane nel contesto della società contemporanea.
A tutti gli amici di Articolo 3 un grande Mazal Tov e l’augurio di un 5771 ricco di soddisfazioni.

gv