Qui Casale Monferrato – OyOyOy, appuntamenti d’autunno
Casale Monferrato 29 settembre 2010 – Festival Oyoyoy! 2010, seconda parte. Si realizza tra pochi giorni una delle novità previste nella quinta edizione: a maggio dopo una trentina di incontri di altissimo livello il Festival di Cultura Ebraica nato a Casale Monferrato ha dato a tutti appuntamento a ottobre, di fatto raddoppiando.
Ed ecco tornare in autunno questo straordinario ponte (in ebraico ghescer) tra culture e identità differenti capace di mettere a confronto personalità di spicco del panorama letterario, scientifico e artistico, appartenenti a fedi e idee differenti. Una seconda parte con nomi di assoluto rilievo: uno per tutti lo scrittore Amos Oz che sarà al teatro Municipale di Casale Monferrato l’11 novembre per ricevere il Premio Oyoyoy!
Se tra il 25 aprile e il 23 maggio 2010, il Festival si è concentrato sugli aspetti artistici, di spettacolo e gastronomici questa seconda parte che si svolge nei mesi di ottobre e novembre 2010 ha scelto invece di dividersi in sette precisi nuclei tematici evidenziando la dimensione educativa e sociale della manifestazione.
Lo spiega Antonio Monaco alla guida di Monferrato Cult Associazione che ha creato e continua a far vivere il festival: “Nei mesi di ottobre e novembre, per la prima volta vogliamo focalizzarci sui giovani e la scuola, con incontri ed eventi che, negli anni precedenti, il periodo di fine anno scolastico ha sempre penalizzato. Consegneremo il Premio OyOyOy proprio con i ragazzi delle scuole ad uno scrittore israeliano molto amato dai lettori italiani. E produrremo una mostra originale, che sarà itinerante per il Piemonte, dedicata alla presenza dei bambini nella Shoah e al significato che ha oggi conservarne la memoria, attraverso la resilienza”.
Non è solo la scelta tematica ad essere di rilievo ma anche quella territoriale: Oyoyoy! ha sempre avuto la vocazione ad espandersi fino a coinvolgere importanti siti ebraici del Piemonte ora si fa conoscere anche a Milano e in Lombardia.
L’appuntamento inaugurale di questa seconda parte si svolge domenica 3 ottobre nella comunità ebraica di Casale Monferrato (vicolo Salomone Olper). Alle ore 11,30 viene presentato il Coro dei Ragazzi che prende il nome proprio di Progetto Ghescer. È una formazione per i giovani dai 6 ai 17 anni di qualunque provenienza culturale, come modello di integrazione e di rispetto diretta e coordinata dalla violoncellista casalese e didatta Erika Patrucco.
Sempre Domenica 3 ottobre alle ore 16,30: la Sinagoga, ospita il primo degli incontri che vanno sotto il titolo di “Un ponte di libri e di idee”. Gad Lerner incontra la scrittrice Daniela Dawan, autrice di Non dite che col tempo si dimentica (Marsilio). E’ la storia dell’inquieta pianista Anna Orvieto che decide di seguire a Tunisi un affascinante fotografo, scopre un passato sconosciuto a molti, ripercorrendo la storia della sua famiglia in Africa nel 1938 in una terra amministrata dai francesi, dove i fascisti italiani rivendicano con forza il dominio. L’autrice Daniela Dawan, è nata a Tripoli ed è rientrata in Italia nel 1967, con la famiglia, in seguito alla “guerra dei sei giorni”. E’ vissuta a Roma, a Bruxelles e negli Stati Uniti. L’attrice Casalese Caterina Deregibus leggerà brani del libro.
Il ciclo “Un ponte di libri…” prosegue con autori di grande levatura internazionale: l’italo iraniana Sepideh Rouhi (16 ottobre) Ali Hassoun (17 ottobre – autore del Cencio che ha provocato un acceso dibattito internazionale), Valdo Gamberetti, scrittore di teatro, Cristina Iuli (italo-americana), Sonia Brunetti (italo-israeliana), Gina Hilvim (italo-albanese). E poi ancora Moreno Gentili, Rav Luciano Caro, Vincenzo Moretti (quest’ultimo per parlare di Flaminio Servi: Un rabbino casalese, esperto di Dante), Paolo Debenedetti, Giusi Quarenghi. Gli storici Claudio Vercelli e David Bidussa si confrontano sulle origini di un conflitto Arabo israeliano presso la Libreria Labirinto, domenica 14 novembre alle ore 18,00.
Il ciclo “Noi e gli altri animali” si compone di tre appuntamenti concentrati tra 8 – 9 e 10 ottobre. Una riflessione sul nostro rapporto con la natura e gli animali con i teologi Vito Mancuso, Luigi Lorenzetti, il biblista Paolo Debenedetti e la scrittrice ebrea americana Roberta Kalechofsky. Con quest’ultima scrittrice il Festival Oyoyoy! Arriva a Milano: Venerdì 8 ottobre Ore 17,00 al Ristorante …al GrandeCerchio, di via Michelangelo Buonarroti 8 per una cena GiustoGusto (un programma che segna il punto di incontro tra diverse abitudini alimentari) ci sarà anche il giornalista Edgar Meyer per parlare di Ebraismo e vegetarianesimo.
Roberta Kalechofsky sarà protagonisti sabato 9 ottobre anche al Museo Etnografico, di Alessandria. la scrittrice ebrea si confronta con il teologo cattolico Luigi Lorenzetti e Maurizio Scordino. Infine il 10 ottobre su “L’uomo, l’anima e gli animali” si mettono a confronto Paolo Debenedetti e il teologo Vito Mancuso. Nello stesso giorno a• Corsico (MI) Oyoyoy si gemella con il Festival Vivipet per una Lectio Magistralis di Roberta Kalechofsky su “La vivisezione: nuove prospettive etiche e scientifiche”.
Al Progetto Giustogusto è protagonista di una sezione specifica del Festival, che prevede dopo una presentazione il 9 ottobre un ciclo di 3 appuntamenti al Ristowinebar Quarantuno di corso Felice Cavallotti (14, 21 , 28 ottobre), ognuno dedicato ad un menù della tradizione ebraica (sefardita, askenazita, monferrina).
Sono sempre tante le mostre e i momenti di incontro con l’arte in Oyoyoy! E questa seconda parte ne prevede tre nella sezione “Immagini per comunicare e per ricordare”. La prima ad essere inaugurata il 7 ottobre è una mostra interdisciplinare rivolta a bambini e ragazzi della scuola da 9 a 14 anni che si svolgerà in diverse scuole del Piemonte. L’intenzione è quella di rievocare il vissuto de «I bambini nella Shoah» attraverso testi, immagini, e frammenti di vita quotidiana. Si parte da immagini di Marc Chagall, Emanuele Luzzati, Nerone e Valeria De Caterini.
Riflessioni analoghe si troveranno anche nella mostra “Orme in Attesa di un passato” dal 23 ottobre al 20 novembre alla Galleria Il Labirinto, con gli acquerelli di Marco Porta e in “Immagini e Collage su temi biblici” con le illustrazioni di Michele Ferri dal 7 novembre nella sala mostre della Comunità Ebraica.
Tante le iniziative per i giovani. La più significativa vede Oyoyoy! In trasferta a Grinzane Cavour il 22 ottobre per il convegno “Dieci anni di Giorno della Memoria: un bilancio” con i docenti Sarah Kaminski e Donato Bosca, lo storico Marco Brunazzi e la psicologa Paola Milani. Introduce il presidente di Monferrato Cult,
Antonio Monaco. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Arvangia.
Sempre Sarah Kaminski insieme a Maria Teresa Milano dedicano un corso all’importanza didattica della Shoah dei bambini avvalendosi del testo Il Libro della Shoa. Ogni bambino ha un nome (Edizioni Sonda).
Il momento sicuramente più alto di questa edizione di Oyoyoy! È la consegna del premio che porta il nome del Festival e che in passato è stato conferito a Emanuele Luzzati, a David Grossman e Abraham Yeoshua. Per quest’edizione è stato scelto Amos Oz, che sarà presente a Casale Monferrato, presso il Teatro Civico, con una lectio magistralis aperta al pubblico, giovedì 11 novembre 2010, alle ore 10,30.
Infine grazie a Oyoyoy ritornano a svelarsi alcuni dei luoghi ebraici più belli del Piemonte: Fossano, Vercelli, Trino, Carmagnola… attraverso un catalogo-percorso della manifestazione dedicato ai “luoghi” piemontesi che hanno ospitato momenti significativi della tradizione ebraica. Una piccola guida per illustrare il patrimonio regionale e fornire informazioni utili per la conoscenza e/o la visita dei beni ebraici del territorio. Per il Festival è anche un’occasione per illustrare un bilancio dei primi cinque anni di attività, elencando tutte le iniziative e le attività realizzate finora e ricordando tutte le personalità che vi hanno preso parte.
L’organizzazione del Festival ringrazia per il loro significativo intervento il Comune di Casale Monferrato, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Regione Piemonte, per aver trovato le risorse da destinare ad un evento che non vuole essere rivolto soltanto all’ebraismo ma aperto all’intera società.
Nell’immagine uno scatto tratto dall’inaugurazione del festival 2009 a cui partecipò fra gli altri Gad Lerner