Dibattito, polemiche e prese di posizione

Riprende, dopo la pausa determinata dalle ultime solennità autunnali, l’attività degli enti ebraici italiani. Le organizzazioni ebraiche stanno valutando i fatti che da alcuni giorni animano il dibattito e alimentano le polemiche politiche. Fra le numerose notizie e i vari commenti registrati nelle scorse ore riguardo a quanto avvenuto, le agenzie di stampa degli ultimi giorni hanno fra l’altro segnalato anche le prese di posizione che sono qui di seguito riportate.

30 settembre – Magiar (Ucei): “Sincero sentimento di disprezzo”
“Non mi sorprendono le parole di Ciarrapico. Chiunque conosca la sua storia si puo’ aspettare di tutto. Mi auguro fortemente che il parlamento e il governo sappiano prendere provvedimenti adeguati”. Questo il commento con rilasciato all’Ansa dell’assessore alla cultura dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane Victor Magiar. Gli uffici dell’Unione, come quelli delle altre istituzioni ebraiche, sono chiusi per le festività ebraiche di Sheminì Azeret oggi e Simchat Torà che chiudono un lungo periodo di ricorrenze cominciate all’inizio di settembre con Rosh Hashana (l’anno nuovo). Magiar, incontrato mentre passeggiava, ha dato il suo commento a voce. “E’ grave – ha aggiunto riferendosi a Ciarrapico – che una persona del genere con il suo passato e storia possa sedere nel Senato della Repubblica. E’ comunque inaccettabile che nell’aula si possano impunemente sostenere certe affermazioni”. “Da parte nostra – ha concluso Magiar – un sincero sentimento di disprezzo per cosi’ tanta ignoranza”.

30 settembre – Ruben: “Parole vergognose”
«A questo punto credo di dover dire qualcosa anch’io, visto che toccherebbe a me andare a comprare le kippah, essendo ebreo e di Futuro e libertà…». Alessandro Ruben nasconde a stento l’indignazione sotto una patina d’ironia. Le parole pronunciate nell’aula del Senato da Giuseppe Ciarrapico a proposito delle ‘kippah ordinate da Finì, hanno scatenato un putiferio nell’emiciclo di Montecitorio e il deputato Fli, dopo il minidibattito in Aula, torna sul caso del giorno. «Chiedo al presidente del Senato, del quale conosco la vicinanza alla comunità ebraica italiana, di prendere provvedimenti contro le vergognose parole di Ciarrapico. Chiedo al presidente del Consiglio – aggiunge Ruben – di spiegare al senatore Ciarrapico, che ha amabilmente presentato tempo fa come ‘il nostro Aldo Fabrizi’, che questo film non ha fatto ridere proprio nessuno e che non deve fare queste… Battute, tantomeno in Parlamento». «Qui – prosegue il deputato Fli – non si tratta di un’opinione politica ma di un’offesa intollerabile contro cittadini italiani di religione ebraica. Non c’entra neanche Israele, non è una questione di politica estera, è razzismo contro una minoranza». Ruben ringrazia Silvano Moffa «per aver da subito espresso la posizione del gruppo Fli in Aula», ma tiene a stigmatizzare quello che considera «un fatto gravissimo»: «Davvero nessuno si aspettava di sentire più nel nostro Paese, per di più in un’aula parlamentare, parole così inaccettabili. Parole che spiegano come mai – osserva – gli ebrei italiani abbiano avuto difficoltà a partecipare alla vita politica. Pensavamo che il centrodestra avesse contribuito ad archiviare un simile modo di pensare che non di può liquidare come semplici battute».

30 settembre – Fiano: “Parole di un fascista antisemita”
«Le parole di oggi di Giuseppe Ciarrapico, che nel corso dell’ultima campagna elettorale si è definito orgogliosamente fascista, ricordano da vicino i più infausti modi di argomentare dell’antisemitismo fascista». Lo sottolinea il deputato del Pd Emanuele Fiano, criticando le parole dette dal senatore del Pdl oggi al Senato. «Era probabilmente da circa 70 anni -prosegue Fiano- che non risuonavano nelle aule del Parlamento parole che utilizzano un simbolo classico della religione ebraica come la kippah per offendere un avversario politico e che sono ancora più offensive perché sottintendono un accordo tra politici di destra e gli ebrei. Siccome queste cose le abbiamo già viste e sentite -conclude Fiano- noi le parole di un fascista antisemita non le passeremo mai più sotto silenzio».

30 settembre – Nirenstein: “Opporci all’antisemitismo”
«Voglio esprimere tutta la mia disapprovazione per le dichiarazioni di Giuseppe Ciarrapico. Tutti dobbiamo opporci a qualsiasi forma di antisemitismo e oggi in particolare, dal momento che questo fenomeno è in ascesa esponenziale nel mondo, in primis in Europa. È intollerabile che nel nostro Parlamento si possa presentare un atteggiamento di questo genere». Sono le parole con le quali Fiamma Nirenstein, parlamentare del Pdl e vicepresidente della commissione Esteri della Camera, ha stigmatizzato in aula a Montecitorio le affermazioni fatte al Senato da Ciarrapico «Tutti e penso che i deputati del mio gruppo condividano la mia posizione, condanniamo le affermazioni di Ciarrapico. La guerra contro l’antisemitismo è una questione di civiltà. Per questo -ha concluso Nirenstein- appoggio in pieno l’intevento del collega del Pd Emanuele Fiano».

3 ottobre – Nahum: “Un’ingiuria agli ebrei italiani”
«Siamo molto stupiti dal fatto che il Pdl non abbia preso provvedimenti nei confronti di Ciarrapico, noi questi provvedimenti li pretendiamo. Mi rivolgo al capo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, affinché Ciarrapico venga espulso dal gruppo del Pdl in Senato. Noi chiediamo un atto politico concreto perché non è possibile che nel maggior partito italiano, cioè il Pdl, senatori o deputati possano benissimo ingiuriare cittadini di religione ebraica con frasi antisemite. Se questi provvedimenti non verranno presi noi constateremo che nel Pdl vengono giustificati comportamenti antisemiti». Lo dice a Radio Radicale Daniele Nauhm, vicepresidente della comunità ebraica di Milano ed ex presidente dei giovani ebrei italiani. «Spero davvero che Gasparri ci dia una risposta – dice Nauhm – e che non ci si dica in maniera capziosa che il governo italiano è il miglior amico dello stato di Israele. Non dobbiamo confondere i piani, l’ingiuria di Ciarrapico è stata rivolta ai cittadini italiani di religione ebraica, non bisogna confondere il piano tra ebrei ed Israele. In questo caso l’ingiuria è venuta nei nostri confronti, siamo cittadini di questi Paese, cittadini italiani e crediamo nelle istituzioni della Repubblica italiana. Il presidente del consiglio ha dato una risposta confusionaria, avrebbe dovuto dire che Ciarrapico doveva essere espulso seduta stante dal gruppo del Pdl. Nel 2008 avevamo avvertito il Pdl che Ciarrapico non era nuovo a questo tipo di posizioni. Questa volta ci aspettavamo dal presidente del Consiglio un atto politico concreto, non è concepibile che un parlamentare della Repubblica possa ingiuriare cittadini di religione ebraica, ma non solo di religione ebraica, e che comportamenti di stampo razzista siano ben venuti e impuniti nel Parlamento».

2 ottobre – Luzzatto: “Chi ha incarichi badi a quello che dice”
“Chi ha incarichi istituzionali dovrebbe fare attenzione a cio’ che dice soprattutto quando si tratta di ebrei, rom ed extracomunitari”. E’ il monito dell’ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Amos Luzzato, al presidente del Consiglio Berlusconi riguardo alla barzelletta sugli ebrei. Luzzato, in un’intervista a La Stampa, ammette che episodi del genere avvengono anche perché “non siamo stati capaci di trasmettere all’opinione pubblica la gravità dell’Olocausto e delle persecuzioni che abbiamo subito” e poi rileva “l’illogicità della storiella di Berlusconi, il cui presupposto è clamorosamente antistorico”. “Gran parte degli italiani – prosegue Luzzato – crede che di fronte all’Olocausto, gli ebrei fossero in condizione di mettersi al sicuro. Purtroppo a questa visione falsata hanno contribuito anche i numeri gonfiati degli ebrei salvati per iniziativa di Pio XII che in realtà furono una percentuale minoritaria”. L’ex presidente invita alla prudenza anche perché “un secolo fa negli Stati Uniti si facevano sugli italiani le stesse battute che oggi in Italia si fanno sugli ebrei o sugli stranieri che delinquono. Con barzellette del genere su finisce per smentire e offendere la memoria di tanti nostri poveri connazionali emigrati in giro per il mondo”.