Luigi Luzzati a cento anni dalla presidenza del Consiglio

A cento anni dalla presidenza del Consiglio dei ministri di uno dei padri nobili dell’Italia liberale, Luigi Luzzatti (31 marzo 1910 – 30 marzo 1911), oggi nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, si svolgerà un convegno per ricordarlo.
Sergio Minerbi in un suo articolo dal titolo Luigi Luzzatti e il Sionismo (CLIO, Anno XLIII, n.4, ottobre-dicembre 2007, pp.683-692) ha proposto un giudizio su questo protagonista della vita politica ed economica nazionale: “Per dare un giudizio sereno su Luigi Luzzatti, dobbiamo reinserirlo nell’atmosfera della sua gioventù. Egli fu plasmato a Venezia dall’irredentismo e dal patriottismo per l’Italia, un paese che diede l’emancipazione completa agli ebrei. Anche la sua ammirazione per il Cristianesimo appartiene a un secolo precedente la Shoah. Dal punto di vista sionistico, egli nutrì una certa simpatia specialmente dopo la Dichiarazione Balfour e in particolare per le realizzazioni cooperativistiche ebraiche in Palestina e per l’Università Ebraica di Gerusalemme. Ricordiamo l’azione di Luzzatti in favore degli ebrei perseguitati in Romenia, Polonia e Russia e i messaggi inviati alle Cooperative agricole in Palestina nel 1920 e all’Università Ebraica nel 1925″.
E ancora – “Luzzatti scrisse verso il 1913: ‘Ho serbato illeso il rispetto della religione ebraica per l’altra essenza che la distingue, perché è il credo dei miei avi, perché è la fede che consolò mia madre, la fede in cui pregò e in cui santamente si spense. Ma torno israelita dinanzi all’oppressione persecutrice e allo scherno, come alzo la mia voce a difesa di tutti i credenti offesi nel patrimonio più sacro della loro coscienza’. “Il 19 Maggio 1917 – prosegue Minerbi – Luzzatti scrisse una lettera a Sokolov, nella quale diceva di opporsi ad una Palestina ebraica, che fosse monarchica o repubblicana, mentre gl ebrei avrebbero dovuto godere di una libertà politica e amministrativa e colonizzare le terre palestinesi sotto la protezione di un governo liberale inglese, francese o italiano. Luzzatti pensava anche che bisognava escludere i Luoghi Santi dalla zona di colonizzazione agricola.
Il 18 Maggio 1917, Luzzatti pubblicò anche un articolo in un giornale ebraico inglese Jewish Exponent, nel quale scriveva: “Gli ebrei devono ottenere in ogni luogo la piena libertà religiosa, così come esiste negli Stati Uniti e in Italia. In Palestina, liberata dai Turchi, gli ebrei devono vivere non come sovrani, ma come liberi cittadini per fertilizzare la terra dei loro padri. L’ebraismo non è una nazionalità, ma una religione.
La Dichiarazione Balfour del 2 Novembre 1917, ebbe una notevole influenza su Luzzatti. Egli commenta la proclamazione del focolare nazionale ebraico, scrivendo che “le dolenti schiere partirono a migliaia dall’Europa Orientale per cercare nell’antica patria la libertà di adorare Dio e nell’arida terra un lavoro incontrastato.
Nel Novembre 1920, Luzzatti inviò un messaggio agli israeliti di Palestina in cui scriveva:”Liberati dalle crudelissime persecuzioni, riposando sulla sacra terra degli antichi padri, è necessario rispettare profondamente il culto degli altri popoli, vivere con loro in riguardosa benevolenza, non agognare a prevalenze che abbiano carattere politico.
Il 1 Aprile 1925 Luzzatti inviò un saluto vibrante all’Università Ebraica di Gerusalemme che apriva le sue porte. Egli scriveva fra l’altro: “Non dimentichiamo mai che, anche prima delle dispersioni, gli Ebrei furono i martiri del civile progresso, e nei giorni della redenzione devono essere e parere miti, perdonanti, a Dio esprimendo la gratitudine con la sincera benevolenza verso tutte le altre fedi”. In Palestina, Cristiani, Musulmani ed Ebrei “dieno esempio di celebrare la loro religione col mutuo rispetto. […] La dignità di ogni emancipazione religiosa consiste nel rendere anche più puro e ardente il sentimento della fratellanza umana”. Luzzatti terminava il suo messaggio citando un versetto di Isaia ‘ed essi delle loro spade fabbricheranno aratri e delle loro lance, falci”.
Al convegno di oggi, che avrà inizio alle ore 16, interverranno, fra gli altri, il vicepresidente Vicario della Camera dei deputati, Antonio Leone; il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan; il presidente dell’Istituto veneto di Scienze, Lettere e Arti, Gian Antonio Danieli; il sindaco di Venezia, Giancarlo Orsoni; il sovrintendente all’Archivio centrale dello Stato, Agostino Attanasio; il professor Pier Luigi Ballini dell’Università degli studi di Firenze e il professor Leonardo Musci del Consorzio BAICAR Sistema cultura, che presenterà l’Archivio Luzzati in rete.

Sergio Minerbi