Qui Padova – Quale statuto per l’Ugei del futuro

L’Unione giovani ebrei d’Italia riunita in Congresso straordinario a Padova vota in queste ore una riforma del proprio Statuto. L’autunno di cambiamenti dell’ebraismo italiano, che culminerà a Roma con il Congresso UCEI di dicembre, scrive così un nuovo capitolo.
L’attuale Statuto Ugei risale infatti al 1995, e dopo quindici anni si è sentita l’esigenza di rinnovarlo per adattarlo alle nuove esigenze. La Commissione di modifica dello Statuto presieduta da Rafi Korn ha elaborato numerose proposte che sono state discusse nel corso di lunghe assemblee durante il fine settimana padovano. Si è tenuto conto dei nuovi sistemi di comunicazione e della prassi, che hanno reso obsolete molte procedure congressuali; e c’è stato spazio anche per parlare di quali debbano essere le finalità dell’Ugei, e quali i rapporti con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Uno dei punti più dibattuti è stata la proposta di modifica degli organi di governo dell’Ugei, con l’aggiunta dell’Assemblea dei delegati. Secondo la Commissione è emersa negli ultimi anni la necessità di un organo intermedio eleggibile direttamente nelle Comunità per dare a tutti i giovani ebrei tra i 18 e i 35 anni la possibilità di votare senza partecipare al Congresso, e allo stesso tempo fare in modo che il Consiglio esecutivo sia scelto in modo più consapevole. Per questa ragione è stato proposto di istituire un’assemblea dei delegati, eletti su base territoriale.
Una forte discussione è scaturita poi sull’ipotesi di modifica del sistema elettorale per fissare in statuto la proporzione di consiglieri da eleggere rispettivamente per la Comunità di Roma, di Milano e per le piccole Comunità.
In attesa di capire quale statuto regolerà l’Ugei nel prossimo Congresso ordinario di Genova, quando verrà rinnovato il Consiglio esecutivo, ancora una volta i Giovani ebrei d’Italia dimostrano, con il proprio impegno, di avere a cuore le sorti dell’ebraismo italiano.

Rossella Tercatin