Israele, Sharon sempre in coma sarà trasferito a casa

Gerusalemme, 9 nov –
Secondo l’ edizione on-line del quotidiano Yedioth Aharonoth l’ex premier israeliano Ariel Sharon, in coma profondo dal gennaio del 2006 in seguito a una emorragia cerebrale, tornerà nella sua fattoria, tra alcuni giorni. Il giornale riferisce che nell’abitazione sono stati completati i preparativi per ricevere il paziente e assicurargli le cure necessarie. E’ stato anche costruito un ascensore per portarlo nella sua stanza da letto, situata al secondo piano della casa. Il trasferimento del malato, chiesto dai due figli Omri e Ghilad, sarebbe stato incoraggiato dai medici dell’ ospedale in cui è ricoverato, alle porte di Tel Aviv. Inizialmente Sharon, che ha 82 anni, resterebbe nella fattoria per alcuni giorni al fine di vedere come reagisce al trasferimento che diverrà permanente se l’esito sarà positivo. Nella fattoria, situata nel sud di Israele, è sepolta su una collinetta Lilly, la moglie di Sharon. Personalità controversa, Sharon, dopo una lunga carriera militare che gli valse la fama di coraggioso combattente e al tempo stesso di ufficiale indisciplinato, entrò in politica nei primi anni settanta prima con un suo partito e poi nelle file del Likud (destra). Ebbe diversi incarichi ministeriali, tra i quali quello della difesa e in questa veste progettò l’invasione israeliana del sud Libano nel 1982. Fu premier dal gennaio del 2001 fino all’ ictus che lo colpì cinque anni dopo. Come premier adottò il pugno di ferro per reprimere l’intifada palestinese ma seppe anche imporre il ritiro di Israele dalla striscia di Gaza.