Israele: sì all’immigrazione etiope

Gerusalemme, 14 novembre
Migliaia di etiopi, di lontane origini ebraiche, avranno il permesso di immigrare in Israele e di riceverne la cittadinanza nell’arco dei prossimi tre mesi. “Ci sono circa ottomila uomini, donne e bambini – ha spiegato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, motivando la decisione presa dal suo governo – che vivono (in Etiopia) in condizioni umanitarie molto difficili … Il governo ha deciso di risolvere la complessa crisi umanitaria che là (in Etiopia) si è creata, anche per evitare la creazione di altri campi profughi (in quel paese)”. Circa centomila ebrei etiopi (noti in Italia come Falascià) sono immigrati in Israele, in particolare con ponti aerei negli anni Ottanta e Novanta, in periodi di carestia e di conflitti politici in Etiopia. Gli etiopi a cui si riferisce la decisione odierna affermano di essere stati costretti a convertirsi al cristianesimo in Etiopia. Negli ultimi anni Israele aveva chiuso le porte a questo tipo di immigranti suscitando le proteste della locale comunità etiope, che ha denunciato tra l’altro molti casi di famiglie che sono rimaste divise: un parte in Israele e l’altra in Etiopia.