Il buon legislatore

Filone d’Alessandria ha scritto una «Vita di Mosè» in cui riflette fra l’altro sui fondamenti politici dell’ebraismo e si sofferma non solo sulla Legge, ma anche sulla figura del legislatore. Per essere all’altezza del suo compito, il legislatore dovrebbe infatti possedere più virtù degli altri, e dovrebbe soprattutto mostrare quelle doti che favoriscono la facoltà legislativa: oltre al senso della comunità, che significa dare la precedenza, nelle assemblee, a ciò che è di utilità comune, un grande amore per la giustizia «rendendo a ognuno quanto gli è dovuto».
La Legge ebraica fu ferma e salda anche perché Mosè fu un ottimo legislatore. Fra le nazioni invece le leggi e le istituzioni vengono turbate da tirannidi, guerre e motivi di ogni sorta; «spesso poi avviene – prosegue Filone – che un eccessivo lusso, insieme al superfluo, finisca per annullare le leggi, perché i più non possono sostenere a lungo l’eccesso e diventano violenti a causa della sazietà: violenza e legge sono nemiche».

Donatella Di Cesare, filosofa