…stato di coma

Giovanna Rosadini sceglie la poesia per narrarci in forma quasi diaristica l’esperienza drammatica di un coma, vissuto in prima persona, a seguito di un banale intervento medico. Dai sintomi avvertiti mesi prima dell’incidente nei quali il corpo diventa: “terreno di molte battaglie, percorsa da eserciti invisibili, ogni giorno rinasco alla potenza devastatrice di una guerra di cui non riesco a ricordare le cause.”; al passaggio nell’Unità di risveglio, i reparti ospedalieri che accolgono tali pazienti; al ritorno alla nuova “normalità”. Un viaggio costellato da presenze e affetti non solo famigliari, ma anche di gruppi di donne che l’hanno tenuta per mano leggendo i Tehillìm (Salmi) e che l’Autrice così descrive: “.. Sono il riflesso della vostra partecipazione, esisto per trasmigrazione: questa, oggi, è la mia condizione.” Grazie Giovanna. (Giovanna Rosadini – Unità di risveglio – Einaudi 2010).

Sonia Brunetti Luzzati, pedagogista