Harry Potter? Riposa in Israele

Adesso che la prima parte dell’ultimo capitolo della saga di Harry Potter è nelle sale cinematografiche ci si chiede cosa ne sarà del maghetto inglese che ha fatto impazzire milioni di adolescenti una volta proiettata sui maxischermi le parole The End. Continuerà a imperversare sugli schermi con un seguito tipo Harry Potter 2 la vendetta o qualcosa del genere oppure la celeberrima saga fantasy è davvero arrivata al capolinea come dice la sua autrice Joanne Rowling? In attesa di conoscere eventuali futuri sviluppi narrativi sono in molti a trarre benefici dalla popolarità planetaria di Potter. Perfino in Israele e per la precisione nella città di Ramle, che è recentemente divenuta insospettabile centro di pellegrinaggio di turisti europei, soprattutto inglesi. Il motivo? Una tomba. Niente a che fare con il titolo un po’ macabro dell’ultimo episodio della saga in questi giorni nelle sale – Harry Potter e i doni della morte – e  neanche un monumento funebre ricco di valore architettonico o storico. A catalizzare l’attenzione dei visitatori è un particolare, il nome della persona che vi è sepolta: Harry Potter, soldato inglese morto negli anni del mandato britannico dell’allora Palestina. Da tempo circolano leggende su un possibile legame tra la tomba e le vicende familiari della 45enne scrittrice di Yate. Materiale per feticisti dell’intrigo e del mistero che non è mai stato ufficialmente avallato né dalle autorità cittadine né dalle guide che accompagnano i turisti sul posto, ma in fondo che male c’è a giocarci un pochino sopra se questo serve a portare qualche soldino nelle casse comunali? Così il sindaco di Ramla ha deciso di inserire la tomba del soldato Potter tra le principali attrazioni della città riportate sul sito web del Comune insieme a luoghi di ben altro spessore storico come il Minareto dei 40 Martiri e la Piscina di Sant’Elena.

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