Wikileaks, cresce l’attesa. Gli Usa avvertono gli alleati
Cresce l’attesa per l’annunciata pubblicazione da parte di Wikileaks, il sito specializzato nella diffusione di documenti ufficiali riservati, di quasi tre milioni di documenti diplomatici riservati. Washington continua a informare i suoi alleati: ieri l’ambasciata Usa a Roma ha avvertito il governo italiano e Hillary Clinton ne ha parlato anche con il collega di Pechino. Ma gli Stati Uniti hanno discretamente avvertito, fra gli altri, anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu: “Rischiano di avere ripercussioni imbarazzanti nelle relazioni bilaterali alcuni dei documenti che ‘Wikileaks’ si accinge a divulgare”. Lo ha riferito con grande evidenza il quotidiano Haaretz. Secondo gli Usa – scrive il quotidiano – alcune mail inviate dalla loro ambasciata a Tel Aviv al Dipartimento di stato riguardano aspetti delle relazioni fra Israele e Washington abitualmente coperti dal segreto o rivelano scambi di informazioni fra diplomatici statunitensi che non sempre riflettono la posizione ufficiale dell’amministrazione. Nel frattempo desta crescente preoccupazione in Israele la recente divulgazione su internet della lista dei nomi e degli indirizzi privati di 200 ufficiali e militari che hanno preso parte alla operazione Piombo fuso a Gaza e che sono stati arbitrariamente bollati come “criminali di guerra”. Il quotidiano Yediot Ahronot riferisce che decine di loro hanno ricevuto a casa lettere minatorie, in prevalenza dalla Spagna.
28 novembre 2010