perdono…
“…e tornò Reuven al pozzo…” (Bereshit 37:29) La storia della vendita di Giuseppe è nota. Alcuni, tra i suoi fratelli, avrebbero voluto ucciderlo ma Ruben, per salvarlo, consiglia di metterlo in un pozzo vuoto per poi decidere con calma cosa fare. Ruben sembra scomparire dalla scena mentre gli altri decidono di vendere Giuseppe alla carovana midianita per poi “tornare” a vendita ormai fatta. Il Midrash, infatti, si domanda: “da dove veniva (Ruben)? Era stato occupato con il suo abito di lutto e il suo digiuno (segni del pentimento). Allora disse il Santo Benedetto Egli sia: tu hai aperto alla Teshuvà e Io giuro che un tuo discendente aprirà con la Teshuvà. Chi è questo discendente? Il profeta Osea come è detto: “Israele, fai ritorno al Signore tuo Dio” (Osea 14:2). Le parole del Midrash sono spiegate da Rav Ytzchak Meir ben Menachem: a differenza del comportamento di Adamo e Caino che fecero Teshuvà dopo essere stati giudicati e puniti (Teshuvà per timore), Ruben fa Teshuvà in un modo nuovo, attraverso il riconoscimento diretto della propria colpa (Teshuvà per amore). Questa capacità, che Rabbbì Moshè Chayym Luzzatto definirebbe come lo scopo dell’attributo della Zehirut (attenzione costante alle nostre azioni), dovrebbe essere acquisita specialmente in coloro che hanno, o avranno, la responsabilità di decidere un qualsivoglia cambiamento…