Qui Milano – L’Ufficio rabbinico e i giovani, le priorità
Consiglio ricco di spunti per la Comunità Ebraica di Milano. A tenere banco, in un clima disteso e costruttivo, due tematiche fondamentali della politica comunitaria: la situazione dell’Ufficio rabbinico e le iniziative rivolte ai giovani.
Sul primo punto, l’assessore al culto Hasbani ha fotografato una situazione di work in progress per quanto riguarda le principali competenze dell’Ufficio: la scuola, la casa di riposo, la kasherut. Ha poi preso la parola il rabbino capo Alfonso Arbib sottolineando la necessità di trovare nuovi collaboratori per l’Ufficio, per sostituire coloro che negli scorsi mesi lo hanno lasciato. “Ma è necessario prendere atto anche di un altro punto importante – ha spiegato il rav – L’Ufficio rabbinico di Milano è da sempre sottodimensionato, e vorrei che almeno a lungo termine, si trovasse una soluzione”. L’Assessore alle finanze Foà ha prontamente risposto all’osservazione, evidenziando che “le risorse per eliminare il problema della carenza di organico ci sono e sono a disposizione. L’Ufficio rabbinico e la scuola sono i due pilastri fondamentali della nostra Comunità, per cui il budget deve essere necessariamente adeguato. Si tratta solo di individuare le persone giuste, e di dare all’Ufficio un’impronta più efficiente”. La discussione è andata avanti a lungo, con l’intervento di molti consiglieri, anche a proposito della possibilità di maggiori sinergie con i rabbanìm delle varie edot milanesi, e della difficoltà di configurare un’efficienza lavorativa per mansioni così particolari, quali quelle di un rabbino, che in molti casi devono essere svolte per mitzvah, e non semplicemente legate all’orario d’ufficio.
Sono stati poi presentati i primi risultati di un punto qualificante dell’attuale consiglio e in particolare della maggioranza: le iniziative per i giovani. Sylvia Sabbadini e Tana Abeni, rispettivamente coordinatrici under e over 18, hanno parlato del lavoro svolto finora e delle prospettive per il futuro. Per quanto riguarda la situazione under 18 è in cantiere una serata di fund raising per i due principali movimenti ebraici giovanili, Benè Akiva e Hashomer Hatzair. Tana Abeni ha poi parlato degli eventi targati Efes2, l’ormai consolidato ufficio giovani della Comunità milanese, con feste, shabbaton, corsi di cucina, scambi con il resto d’Italia e d’Europa. Assolutamente impressionati dal grande lavoro e dai risultati raggiunti, i consiglieri “adulti” si sono complimentati, e alcuni di loro hanno espresso l’auspicio di riuscire a prendere esempio dai giovani per risolvere i problemi dei “grandi”. Ancora più grande entusiasmo con cui è stato accolto l’aggiornamento sul progetto della radio web comunitaria sponsorizzata da radio 105, che comincerà a trasmettere nel giro di alcuni mesi.
Infine l’assessore Cohen ha illustrato la situazione dell’offerta culturale della Comunità, e in particolare dei i progetti di Kesher e di Revivim, parlando di quello che essi sono e rappresentano nel presente, ma soprattutto di quello che si spera potranno diventare in futuro.
Prospettive per il futuro, queste dunque le parole-chiave espresse dal Consiglio di novembre della Comunità ebraica di Milano. Dove, a differenza di quello che è accaduto in altre occasioni, si è parlato non solo di problemi o di questioni aperte, ma anche di soluzioni già trovate o possibili.
Rossella Tercatin